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LIVE TMW - Hellas, Tudor: "Simeone? Da tempo non vedevo un livello così in un attaccante"

di Luca Chiarini
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© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

17.00 - Secondo poker consecutivo al Bentegodi per l'Hellas Verona, che travolge in casa la Lazio grazie ad uno straordinario Simeone. Il tecnico gialloblù Igor Tudor è atteso a breve nella sala stampa del Bentegodi per la conferenza post-partita. Vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.

17.50 - Inizia la conferenza stampa.

In che posizione mette questa partita rispetto a queste prime panchine a Verona?
"La vittoria, perdipiù contro una squadra importante come la Lazio, è sempre una cosa importante. Sono contento dei ragazzi, penso che questo risultato ci darà ancora più confidenza per fare le cose giusta, con la palla e senza. Perché poi esce la qualità dei giocatori, che fanno tanti gol perché sono forti e io sono contento di allenarli".

Il gol di Immobile poteva essere la classica mazzata.
"È vero che dopo quel gol abbiamo un po' sofferto per una decina minuti. Lì c'è stata una crescita, abbiamo capito di dover tenere palla e provare ad andare a colpire. Il 3-1 ha cambiato di nuovo la partita, e sono contento anche per il quarto gol".

Che idea si è fatto sui possibili obiettivi della squadra?
"C'è solo un obiettivo, che è salvarsi. Gli allenatori non ci pensano: il nostro obiettivo è rimanere in Serie A. La crescita della squadra è un altro obiettivo, la crescita individuale di ogni giocatore. I risultati e la classifica devono essere una conseguenza di tutto questo per un allenatore".

Sei partite, diciannove gol. Avete un grande attacco...
"Evidentemente sono giocatori forti. Se si fanno tanti gol vuol dire che quelli davanti sono forti e chi gli porta la palla è altrettanto bravo. Per giocare questo tipo di calcio bisogna lavorare tanto: poi la loro qualità esce, perché son giocatori che possono saltare l'uomo, hanno un grande tiro, predisposizione al sacrificio. Sono doppiamente contento: per la vittoria e per il premio ricevuto dopo i sacrifici fatti".

Se migliora la fase difensiva si può fare molto bene con questo attacco.
"Con questo tipo di calcio puoi sempre concedere qualcosa, è collegato. Sei in campo aperto ed è impossibile non concedere qualcosa: i nostri difensori devono essere apprezzati un po' di più rispetto a chi difende con appena venti metri di campo alle spalle. Sono molto contento dei miei difensori, oggi hanno fatto buone cose. Ceccherini è entrato bene, Sutalo mi è piaciuto... Stanno facendo bene tutti, bisogna continuare così".

Anche a centrocampo avete dominato.
"Se non migliori significa che rimani dove sei, e gli altri ti sorpassano. Hanno fatto una buona partita, sono giocatori importanti. Sono contento anche di come sono entrati Tamèze e Hongla. Non mi è piaciuto il fatto che sul 3-1 abbiamo rischiato un po' di incasinarci: questo è un errore che non va fatto, bisogna andare avanti per fare gol".

Ha avuto poche settimane per allenare come si deve, ma può essere soddisfatto.
"Abbiamo lavorato nel modo giusto per questa partita. Il risultato ci dà fiducia, ancora più voglia di giocare con la palla. La strada è questa, andiamo avanti".

Se l'aspettava così la Lazio, o l'ha delusa?
"La Lazio ha cambiato il proprio modo di giocare. Ha giocatori forti, farà un buon campionato perché ha uno degli allenatori più bravi. È normale abbiano bisogno di tempo, ma hanno giocatori forti e un bravo allenatore".

La scelta di Simeone è stata dettata dall'assenza di Luiz Felipe e Acerbi?
"Se mancano due giocatori forti per loro provi a sfruttare queste assenze, ma non è che chi ha giocato fosse scarso. Era da un po' di tempo che non vedevo questo livello in un attaccante: non solo per i gol, che sono pazzeschi, ma anche per i movimenti che abbiamo preparato, per la capacità di non perdere palla. Non ha sbagliato nulla. Sono contento: è un ragazzo splendido, umile, si prepara sempre al massimo, studia... È stato premiato e io sono contento, ora andiamo avanti perché tra due giorni abbiamo l'Udinese, e abbiamo anche altri attaccanti forti".

Faraoni è uno dei veri fenomeni di questa squadra? Anche Dawidowicz è cresciuto tanto...
"Non mi piace citare qualcuno in particolare perché poi sembra che abbia delle preferenze, ma posso parlare solo bene di loro: Faraoni e Lazovic hanno fatto molto bene sulle fasce negli ultimi due anni. Credo non siano ancora a quel livello, ci sono dei margini di miglioramento, ma per quel ruolo sono due giocatori forti forti. Li vedo in crescita, oggi hanno fatto una bella partita".

Gunter è uscito per un problema o per scelta tecnica?
"Non aveva niente, ha fatto bene. Pensavo fosse la cosa giusta da fare".

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