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LIVE TMW - Cagliari, Semplici: "A Milano con fiducia, in campo la miglior formazione"

di Francesco Aresu
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Leonardo Semplici, allenatore del Cagliari, sarà il protagonista della conferenza stampa (virtuale) di presentazione della sfida di domani sera contro il Milan. Inizio previsto per le ore 16.30.

16.30 – Inizia la conferenza stampa.

Quanto sarà condizionato nella scelta della formazione dal risultato di Benevento-Crotone?
"Scenderà in campo la miglior formazione visto che domani affrontiamo una squadra forte, forse la più in forma del campionato. Non penseremo a troppe cose, o ai risultati degli avversari".

È possibile che contro il Milan il Cagliari si schieri a specchio?
"È una delle considerazioni che abbiamo fatto, ma ci sono anche le caratteristiche dei nostri giocatori. Valuteremo il recupero di alcuni giocatori, ma ho visto grande disponibilità. Cercherò di mettere in campo quella che per me è la formazione migliore per affrontare una partita così importante".

Come si affronta una partita come quella di domani, visti i numeri del Milan?
"Seguendo le sue parole bisognerebbe stare a casa (sorride, ndr), ma siccome noi inseguiamo un obiettivo importante, sappiamo di affrontare una formazione con grandi valori, qualità e compattezza. Ma starà a noi mettere in campo la nostra voglia, la nostra mentalità per raggiungere l'obiettivo che i ragazzi si sono meritati: andremo là con grande rispetto ma con la consapevolezza di metterli in difficoltà e provare a fare un risultato positivo, che può essere difficile, ma abbiamo dimostrato di essere in grado di mettere in difficoltà chiunque".

Qual è stata la chiave del recupero del Milan nelle ultime settimane?
"Questo non lo so perché non vivo lo spogliatoio del Milan, in questo momento il mio pensiero è per il Cagliari e quello che stiamo facendo e cercando di trasmettere alla squadra. Possiamo e dobbiamo migliorare, però veniamo da una rincorsa eccezionale che non abbiamo ancora concluso: è una partita che si presenta difficile sulla carta, ma anche parlando con i ragazzi sappiamo che possiamo provare a dire la nostra anche in questa gara".

Giocare alle 20.45 dopo tutti gli altri sarà un vantaggio o uno svantaggio? C'è un pizzico di rammarico per non averla chiusa mercoledì?
"Mercoledì eravamo i primi a scendere in campo, domani sera saremo gli ultimi, ma la vivremo come sempre, con grande serenità. Io sicuramente preparerò al meglio la partita contro una squadra forte come il Milan, senza troppe preoccupazioni: noi dobbiamo pensare a noi, dato che il nostro futuro dipende solo dalle nostre prestazioni e siamo concentratissimi su questo aspetto. Riguardo la gara di mercoledì, ci sarebbe piaciuto chiudere il discorso ma non è stato possibile, sicuramente la paura di perdere alla fine l'ha fatta da padrona. Dispiace, ma se al mio arrivo mi avessero detto che ci saremmo giocati la salvezza a due giornate dal termine penso che ognuno di noi avrebbe firmato con i gomiti: bisogna anche saper apprezzare quel tipo di partita in un momento cruciale della stagione, per quanto a tutti avrebbe fatto piacere fare qualcosa di più come ho detto a fine gara. Sappiamo il percorso che abbiamo fatto, continuiamo con fiducia come abbiamo fatto, cercando di andare a chiuderla domani sera".

Se la salvezza si chiudesse domani contro il Genoa farebbe giocare qualche giovane della Primavera?
“Io me lo auguro, ma prima devo pensare alla salvezza del Cagliari (sorride, ndr). La Primavera ha dei buoni prospetti, però in questo momento è giusto stare concentrati su quello che è il nostro obiettivo. Valuteremo in quel caso, ma il nostro pensiero ora è fare una grande prestazione domani sera e arrivare a questo obiettivo, che al mio arrivo sembrava quasi impossibile”.

Viste le tante gare in pochi giorni, è possibile il turnover per rivedere da titolari giocatori come Simeone e Deiola?
"Stiamo valutando la situazione di alcuni giocatori, perché tre partite in una settimana sono tante sia sotto l'aspetto fisico che mentale. Però in questo momento, parlando con i ragazzi ho chiesto loro un ultimo sforzo, cercheremo di valutare bene insieme allo staff medico per mettere in campo una formazione adeguata a per affrontare una squadra forte come il Milan".

Le pesa l’etichetta di normalizzatore, perché magari mina quella di un Semplici costruttore a inizio anno di un nuovo progetto?
“Era una battuta vostra, come ho già detto in quella situazione non è che mi piace molto ma fa parte del mio lavoro. Credo che quello che stiamo facendo è sotto gli occhi di tutti e sono sereno sotto questo aspetto. Ripeto, la mia testa e le mie forze in questo momento sono concentrate soltanto sull’obiettivo salvezza: sono arrivato qua con il desiderio di portare questa squadra e questa società alla salvezza, siamo vicini ma ancora non lo abbiamo fatto. La mia testa è lì e vado avanti, poi gli aggettivi che mi vorranno dare i giornalisti o qualcuno del mestiere li ritengo superflui. Io so quello che do sia in caso di subentro e soprattutto dall’inizio”.

Che Cagliari dobbiamo aspettarci domani sera, attendista o propositivo? Quanto peseranno i cambi?
"Ultimamente sono stati la nostra forza: sia chi ha iniziato, sia chi è subentrato si è fatto trovare pronto e ha dato nuova linfa. Questo è stato determinante finora, mi auguro lo sia anche domani. Faremo le valutazioni, ma è chiaro che affrontiamo una squadra in grande forma e fiducia: ma in fiducia ci siamo anche noi, perché i risultati che abbiamo fatto ci devono dare coraggio, sappiamo che domani sera a differenza delle altre volte abbiamo da perdere. Non è più una partita da dentro o fuori, ma una partita da giocarsi nella giusta maniera. È chiaro che dovremo andar là con personalità, cercando di mettere in campo le nostre qualità: se ci mettiamo dietro ad aspettare il Milan, potremo rischiare sicuramente qualcosa di più. Cercheremo di affrontare il Milan con grande rispetto, come è giusto che sia, ma anche con la consapevolezza di mettere in campo le qualità dei miei calciatori".

Lei ha sempre dato i meriti ai suoi ragazzi, ma lei che merito si dà per aver portato il Cagliari in questa situazione?
"I meriti mi interessano fino a un certo punto, ho sempre detto ai ragazzi che in caso di vittoria il merito sarebbe stato loro, in caso di sconfitta il demerito sarebbe stato mio. Seguo questa linea perché devo essere consapevole che attraverso la preparazione degli allenamenti, della settimana che porta alla gara trasferisco le mie idee, la mia personalità, la mia mentalità. Credo che in queste parte la abbiano fatta propria e questo mi rende felice e già questo per un allenatore è importante, poi è chiaro che alla fine ci sarà anche il merito dell'allenatore, ma sono i giocatori che determinano il bene e il male di un mister".

16.50 – Termina la conferenza stampa.

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