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Lazio, Correa: "Kakà il mio idolo. Con Immobile intesa perfetta"

di Michele Pavese
Fonte: sslazio.it
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Carlos Joaquin Correa, attaccante della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel: “Mi piace segnare, è sempre bello farlo. Dopo il rigore sbagliato a Bologna avevo tanta voglia di fare gol, mi sentivo in colpa per quell'errore all'ultimo, poi mi sono sbloccato e tutto è andato bene. Lo staff, i tifosi e i compagni mi sono sempre stati vicini, aiutandomi in un momento complicato. Ho sempre cercato di migliorare, ho ricoperto vari ruoli in carriera nascendo trequartista, lavoro ogni giorno per dare il meglio nel mio ruolo nella Lazio. Con Immobile ho un grande rapporto, lui segna molto perché è sempre disponibile negli scambi, si fa vedere per ricevere palla anche in costruzione".

Cambiamenti - Quest'anno facciamo più gol, siamo più offensivi, Inzaghi ci vuole così. Lo scorso anno magari eravamo più coperti, il mister vuole migliorarci. La sconfitta di Ferrara è stata inaspettata, soprattutto dopo il primo tempo dominato. Ma il calcio è così, ormai non esistono più partite semplici. Adesso siamo terzi, non dobbiamo rilassarci e pensare che sia tutto raggiunto perché ci sono tante partite da giocare. Ci sono tante squadre forti dietro di noi, quindi dobbiamo giocare al massimo tutte le partite per vincerle.

Kakà come idolo - Il mio riferimento è sempre stato Kakà, che partiva da dietro segnando tanti gol. Mi piace giocare più vicino alla porta per essere più decisivo possibile. Lavoro per diventare un leader in campo, fin da piccolo mi piaceva prendermi responsabilità nei momenti difficili per aiutare i compagni e la squadra. A Roma mi sono trovato subito a mio agio, qui mi sento come a casa. Il gol in finale di Coppa Italia contro l'Atalanta e i tre gol al Milan sono stati emozionanti e bellissimi, me li ricorderò per sempre. Ho tanti sogni, vorrei vincere sicuramente molti trofei, magari anche un Mondiale. Con la Lazio ho già conquistato una Coppa Italia, ora puntiamo ad arrivare in Champions League. Non dimentichiamo poi la finale di Supercoppa contro la Juventus, occasione importante per vincere ancora.

Sogni e abitudini A Siviglia ho fatto qualche gol di testa, cercherò di ripetermi anche con la Lazio. Rispetto alla mia avventura con la Sampdoria ho cambiato la mentalità, sono un altro giocatore: primo pensavo a fare la giocata, ora sono diventato più concreto, penso al risultato. Nella Lazio ho buoni rapporti con tutti, siamo un gruppo unito, per il resto sto un po' di più con chi parla spagnolo. La Nazionale rimane il mio sogno, ci tengo molto all'Argentina. La sua maglia è simile a quella della Lazio, sono belle entrambe. Di Roma mi piace tutto, soprattutto la sua cucina. Amo la carbonara, anche se non la posso mangiare tutti i giorni. Gioco molto anche alla Playstation, FIFA è il mio gioco preferito. Prendo sempre la Lazio. Conosco anche il fantacalcio”.

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