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La difesa dell'Atletico stende la Juve: 2-0 a Madrid, decidono Gimenez-Godin

di Ivan Cardia
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Atletico Madrid batte Juventus 2-0: a segno Gimenez e Godin -

La Juventus esce con le ossa rotte dal Wanda Metropolitano: 2-0 per i padroni di casa., a segno con i due difensori centrali. Vince l’Atletico Madrid, vince Diego Simeone. L’allenatore argentino imbriglia Allegri nel suo piano tattico: partita nervosa fin dai primi minuti, quel che serve ai colchoneros per dare il massimo. Juve nervosa e imprecisa, sin dall’avvio di gara, Cristiano Ronaldo fischiatissimo: fa il gesto del cinque come le Champions vinte in carriera, ma crea zero pericoli o quasi alla porta di Oblak. L’Atletico, invece, decide la partita in cinque minuti. Dopo il gol annullato a Morata (decisione molto dubbia), ci pensa la premiata ditta Gimenez-Godin: entrambi sugli sviluppi di una palla inattiva, il primo corner, il secondo calcio di punizione dalla destra. Gimenez apre la partita, Godin la chiude. È la difesa dell’Atletico, in tutti i sensi, che affonda la Juve. Al ritorno, con Allegri privo di Alex Sandro e Simeone privo di Diego Costa e Thomas, servirà una nuova impresa.

SIMEONE SORPRENDE, PJANIC CON LA FEBBRE-
Le sorprese, alla lettura delle formazioni ufficiali, arrivano dai biancorossi. In campo dal 1’ va Diego Costa, con Morata soltanto in panchina. Per il resto, solito 4-4-2 del Cholo con Koke, recuperato, a sinistra e Juanfran terzino destro. Allegri, invece, conferma le indiscrezioni della vigilia: preferisce De Sciglio a Cancelo come terzino destro, in mezzo al campo schiera Pjanic nonostante l’attacco febbrile che ha colpito il bosniaco. In attacco, Dybala tuttocampista alle spalle di Ronaldo e Mandzukic.

WANDA METROPOLITANO CALDISSIMO -
“Lo stadio domani sarà una bolgia”, aveva promesso Simeone in conferenza stampa. Detto fatto: bordata di fischi per Ronaldo, pericolo pubblico numero uno e nemico giurato dai tempi del Real. Qualche applauso per l’ex Mandzukic, boato per l’idolo di casa: Simeone.

OCCASIONI JUVE, MANOVRA ATLETI. DYBALA TREQUARTISTA NEL 4-3-1-2 . COSTA SALTA TORINO-
L’avvio di partita è tutto (o quasi) di marca colchoneros. I padroni di casa protestano subito per un contatto Matuidi-Griezmann in area bianconera, che l’arbitro giudica regolare. La doppia occasiono, però, è della Juve: con Ronaldo su punizione (Oblak spettacolare, ma tiro centrale) e Bonucci su angolo (alto di poco). Il resto è tanto Atletico: la squadra di Allegri parte imprecisa nella manovra, con Matuidi e Pjanic fuori fase, almeno nei minuti iniziali. Nessuna grandissima parata di Szczesny, se non una bella uscita bassa su Griezmann, ma la squadra di Simeone parte meglio. Da notare: Dybala gioca trequartista puro, con CR7 che si allarga più a destra che a sinistra. Diego Costa salterà il ritorno: il brasiliano si è fatto ammonire dopo 8 minuti in modo alquanto ingenuo, staccandosi in anticipo dalla barriera in occasione di una punizione fintata da Ronaldo.

LA PARTITA PERFETTA? -
Le difese concedono poco, o nulla. Brividi per la Juventus quando Diego Costa cade dopo un (lieve) contatto con De Sciglio: l’arbitro indica il calcio di rigore, poi si ravvede e si limita alla punizione su indicazione del VAR. Probabilmente non ci sarebbe stata neanche quella. La Juve, in difficoltà soprattutto con Ronaldo, Bentancur e Mandzukic, cresce grazie a Dybala, che cuce le trame di gioco anche senza rendersi pericoloso in avanti. L’Atletico rischia con Godin che entra durissimo sul portoghese e poi perde anche Thomas per la gara di ritorno. CR7, a sua volta, risponde agli assordanti fischi del Wanda Metropolitano facendo il cinque. Come le Champions League vinte in carriera, due delle quali in finale contro i colchoneros. La bacheca, però, non basta a segnare: al 45’ è 0-0. Vincono le difese, la partita perfetta, diceva Liedholm.

RIPRENDE LA LOTTA, DOPPIA CHANCE ATLETI -
Parlare di contesa non è un eufemismo: nel primo tempo più falli che occasioni, la musica rimane la stessa anche nel secondo tempo. Al 55’ si fa ammonire Alex Sandro per fallo su Godin: salterà anche lui la gara di ritorno. Tra il ritorno in campo e il giallo al brasiliano, doppia palla gol per i padroni di casa. Prima Diego Costa si presenta a tu per tu con Szczesny e apre in maniera inspiegabile il piattone destro, mandando la palla tre metri a lato. Poi è il turno di Griezmann, che indovina il pallonetto ma trova una deviazione decisiva di Szczesny. La Juve continua ad abituarsi alla partita dell’Atlético: il piano tattico di Simeone sta funzionando.

RIVOLUZIONE SIMEONE, IL VAR SALVA LA JUVE -
In meno di dieci minuti, Simeone rivoluziona il suo Atletico: dentro Morata, Lemar e Correa. Lo spartito tattico, lo stesso da sette anni, ovviamente non cambia. L’ex di turno, però, si dimostra un discreto problema per la difesa della Juve: Morata scappa a destra e sinistra, si costruisce in pratica l’occasione più ghiotta della gara. Cross teso di Griezmann da sinistra, Alvaro di testa corregge in rete alle spalle di Szczesny. È 1-0, ma Chiellini vola a terra e lamenta una spinta: Zwayer opta per la on field review e annulla la rete dei Colchoneros, per il disappunto dei tifosi di casa, con lo stadio che rimane una bolgia. Grossi dubbi sulla decisione: la spinta, se c’è, è veniale.

GIMENEZ NON PERDONA -
Mentre il Wanda Metropolitano ancora protesta, l’Atletico conquista prima una punizione e poi un calcio d’angolo. Sulla battuta Rodri stacca più alto di tutti, la palla viene respinta e finisce a Gimenez, che non ci pensa due volte: destro secco, Szczesny non può nulla. È 1-0 Atletico e questa volta davvero: inutili le proteste bianconere per un fallo su Alex Sandro che non sembra esservi. Allegri corre ai ripari: fuori Dybala, dentro Bernardeschi.

GODIN ASSESTA IL KO, IL WANDA METROPOLITANO VIBRA -
I ripari, però, non funzionano. Dopo il gol di un difensore centrale, la Juventus ne incassa un altro: è Diego Godin a firmare il gol del KO. Punizione di Griezmann dalla destra, il promesso sposo dell’Inter è il più lesto di tutti. Mandzukic respinge, Godin ribadisce in rete. Peraltro, con la deviazione non decisiva di Ronaldo. Il 2-0 una mazzata, psicologica ma non solo per i bianconeri. Allegri tenta il terzo cambio: via Matuidi, dentro Cancelo. Nel finale, è Bernardeschi a impegnare Oblak sugli sviluppi di un calcio di punizione: il portiere sloveno, non troppo sollecitato stasera, risponde più che presente e alza in corner.

Il tabellino -
ATLETICO MADRID-JUVENTUS 2-0
(78’ Gimenez, 83’ Godin)

Ammoniti: 8’ Diego Costa, 45’ Thomas, 89’ Griezmann nell’Atletico. 55’ Alex Sandro nella Juventus.

Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Giménez, Godin, Filipe Luis; Saul, Thomas (dal 61’ Lemar), Rodri, Koke (dal 67’ Correa); Diego Costa (dal 58’ Morata), Griezmann. Allenatore: Diego Simeone.
Juventus (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Bentancur, Pjanic (72’ Emre Can), Matuidi (84’ Cancelo); Dybala (dall’80’ Bernardeschi), Mandzukic, Cristiano Ronaldo.

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Sabato 4 Maggio 2024
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