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L'Udinese di Zico vs. Maradona, la grande sfida mancata e quel prototipo della Mano de Dios

di Davide Marchiol
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Chissà che non sia stata proprio l’Udinese a stimolare il Napoli nella caccia a un fuoriclasse di fama mondiale con cui arricchire la squadra. Risponderà al nome di Maradona, colui che diventerà leggenda. I friulani nella stagione 1983/84 riescono a portare in Italia niente meno che Zico, il “Pelè Bianco”, capace di monopolizzare l’attenzione con la sua sfida a Platini per la conquista della classifica cannonieri. I partenopei invece l’anno dopo prelevano dal Barcellona la stella dell’Argentina, per una sfida che già fa venire l’acquolina in bocca a tutti gli appassionati. Zico vs. Maradona, il meglio della Selecao contro il meglio dell’Albiceleste.

Purtroppo non sarà proprio così. Diego, come sappiamo, già dal suo arrivo fa la voce grossa in Serie A (contro l’Udinese nella stagione 1984/85 arrivano ben 4 gol tra andata e ritorno per lui), mentre invece Zico viene bloccato da una serie di infortuni incredibile e che segnerà la fine anticipata della sua avventura in Europa. La grande sfida dunque alla fine ha un solo vero episodio, che tra l’altro viene arricchito da un giallo che renderà leggendario il match nonostante i bianconeri siano già entrati in un ciclo difficile, che si concluderà solo con l’avvento della famiglia Pozzo in Friuli. I successivi incroci tra Udinese e Napoli sono infatti abbastanza a senso unico, con le zebrette vittoriose solo una volta (nel 1986 grazie alla doppietta di Andrea Carnevale) e Maradona one man show. Il Pibe de Oro chiuderà il suo bilancio contro l’Udinese con nove reti. Uno dei suoi bersagli preferiti.

Il 12 maggio 1985 è la data storica. Udinese-Napoli è l’ultima gara di Zico in Friuli (il suo contratto era in scadenza senza chance di rinnovo) e quindi anche l’ultima possibilità di vederlo affrontare Diego Armando Maradona. La sfida è condotta dai friulani, capaci di ribaltare il vantaggio dell’argentino con le marcature di Galparoli e De Agostini. All’88’ l’episodio: una conclusione sbatte sulla traversa, Maradona va e segna, c’è però un problema, per raggiungere la sfera e mandarla in rete usa la mano, facendo letteralmente imbestialire l’ambiente friulano, che però vede l’arbitro convalidare il tutto. Quello maggiormente ferito è Zico, che prenderà 6 giornate di squalifica per la foga con cui si scaglia contro il direttore di gara a fine partita, Diego invece il 22 giugno all’Azteca contro l’Inghilterra ripeterà il gesto, che sarà consacrato con un nome altrettanto leggendario: la Mano de Dios.

Proprio pochi mesi fa Zico è tornato sull’episodio, ai microfoni di Tuttoudinese.it, ribadendo la rabbia che sul momento gli suscitò l’azione e di come, anche tempo dopo, nelle chiacchierate con Maradona i due ne abbiano riparlato: "Penso spesso a quell'azione. Stavamo vincendo 2 a 1, poi questo gol di mano. L'arbitro Pirandola convalidò, il guardalinee non si accorse di nulla. Andai su tutte le furie, presi sei giornate di squalifica perché nel tunnel gli dissi di tutto e di più. Maradona mi fece molto arrabbiare, fu davvero scorretto in quell'occasione. Quando ci siamo confrontati faccia a faccia mi disse che io ero la parte buona del calcio, lui quella cattiva. L'ultima volta che ci siamo visti, invece, ridendo mi ha detto che fece così perché si stava allenando per il mondiale".

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