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L'Inter ha due occasioni, l'Udinese regge con super Musso: alla Dacia Arena è 0-0 all'intervallo

di Pierpaolo Matrone
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

L'Inter ci prova, costruisce più di un'occasione da gol, ma l'Udinese non molla un centimetro mettendo in campo le sue classiche caratteristiche: attenzione, intensità agonistica, fisicità. Primo tempo bloccato nel risultato, ma aperto nell'interpretazione della partita da ambo i lati. All'intervallo è 0-0 alla Dacia Arena.

Le scelte. Luca Gotti conferma gran parte della formazione vista nell'ultima partita. Con un Nuytinck non ancora pronto, davanti a Musso spazio a Becao, Bonifazi e Samir. In mediana solo panchina per Walace, uscito malconcio mercoledì con l'Atalanta, pertanto c'è Arslan con de Paul e Pereyra. Resta tra le riserve anche Mandragora, a cui viene preferito Deulofeu più avanti, in appoggio a Lasagna. Dall'altro lato invece Antonio Conte conferma in blocco l'undici titolare di Inter-Juventus. Recuperato Sanchez, la coppia d'attacco resta Lukaku-Lautaro Martinez e il cileno parte tra le riserve. A centrocampo Vidal e Barella ai lati di Brozovic, con Gagliardini dunque in panchina.

Tanti squilli, nessun gol. Comincia meglio l'Udinese, poi pian piano cresce l'Inter. Il primo sussulto è di marca bianconera su un errore di Bastoni, però i nerazzurri reagiscono subito con una rete di Lautaro Martinez, annullata per una posizione irregolare. Lasagna, Deulofeu e Stryger Larsen mettono ancora i brividi ad Handanovic, ma l'occasione da gol più importante è di Lautaro: tiro a botta sicura dai quindici metri e risposta straordinaria di Musso che dimostra di avere dei riflessi fuori dal comune.

La cometa di Barella e la mossa di Gotti. La giocata più bella, invece, arriva dal piede di Barella: botta al volo da fuori, una cometa che manca di un soffio il bersaglio. C'è tempo anche per qualche protesta dell'Inter: Arslan, già ammonito, rischia l'espulsione con un paio di falli tattici, ma l'arbitro Maresca non è dello stesso avviso. Gotti, furbo, toglie subito il numero 22 e mette Walace. Contro l'Inter è già complicato, figuriamoci se fosse rimasto in dieci con oltre un'ora da giocare.

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