L'esordio più atteso in casa Parma. Suzuki, il nuovo motore tra i pali di Pecchia
Un solo volto nuovo e una rosa confermata dopo la straordinaria stagione in Serie B, il Parma è pronto a ripartire dalla Serie A. Tra i pali, però, c'è grande curiosità per Zion Suzuki. Nato a Newark, New Jersey, ma cresciuto nel calcio giapponese, questo giovane di 21 anni è pronto per diventare il beniamino dei tifosi gialloblù. Suzuki ha iniziato la sua carriera professionistica con gli Urawa Red Diamonds, dove ha fatto storia diventando il più giovane giocatore a firmare un contratto professionistico con il club. Ha fatto il suo esordio in J1 League a soli 18 anni, con una clean sheet nel suo debutto.
Lo sbarco in Europa
Dopo aver vinto la AFC Champions League e la J.League Cup con gli Urawa Reds, è stato mandato in prestito al Sint-Truiden in Belgio, dove ha impressionato abbastanza da far sì che il trasferimento diventasse definitivo. E poi, il grande salto: il Parma lo ha acquistato per una cifra intorno ai 10 milioni di euro, con un contratto fino al 2029. Suzuki non è certo un 'novizio' a grandi livelli. Ha rappresentato il Giappone a vari livelli giovanili e ha fatto il suo esordio con la nazionale maggiore nel 2022, giocando in partite come il campionato EAFF E-1 Football Championship.
Che portiere è Suzuki
Noto per la sua abilità nel distribuire il gioco dalla retroguardia, Suzuki è un portiere moderno che ha attirato l'attenzione di club di alto livello, incluso il Manchester United. La sua presentazione al Parma, dove ha tenuto una conferenza stampa in parte anche in italiano, ha fatto il giro del web, dimostrando non solo le sue capacità calcistiche ma anche la sua apertura culturale e il suo carisma. Insomma, Zion Suzuki non è solo un portiere, ma una storia di successo internazionale, un giovane che ha già lasciato il segno nel calcio mondiale e che ora cerca di fare lo stesso in Serie A con il Parma. E se stai cercando un esempio di come il calcio possa unire culture diverse, beh, lui è proprio lì, tra i pali, pronto a parare sogni e palloni.