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L’Allegri-bis rimanda ancora la prima vittoria in A: Rebic risponde a Morata, 1-1 fra Juve e Milan

di Ivan Cardia
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Juventus-Milan finisce 1-1: Morata apre le danze, Rebic pareggia.

Sembrava tornata la Juventus, invece s’è persa in quei piccoli dettagli difensivi che a volte le costano tanto e stasera ben due punti. A Torino, i bianconeri rimandano ancora la prima vittoria in campionato dell’Allegri-bis: il gol di Ante Rebic fa da contraltare a quello segnato da Alvaro Morata in apertura e consente al Milan, per ampi tratti della partita in difficoltà al cospetto della ritrovata intensità dei bianconeri, di tornare a casa con un punto prezioso. I punti di distacco in classifica, così, rimangono otto in favore della banda di Stefano Pioli, che perde anche Kjaer ma segue il motto dei padroni di casa e gioca fino alla fine: se a lungo la Vecchia Signora è sembrata in totale controllo della partita, soprattutto dopo un primo tempo che è stato un peccato mortale, visto in quest’ottica, non chiudere almeno sul 2-0, il Diavolo ha una sua identità e una sua coerenza di squadra che gli consente di tenere dritta la barra anche quando la nave sembra sbandare. Che squadre escono dalla Stadium? Una, la Juve, non del tutto guarita dalla vittoria in Champions League contro il Malmoe: tutto bene fino a un certo punto, poi errori e frenesia finale, come troppo spesso capita. L’altra, il Milan, con tante risposte: mica scontato, andare a Torino senza alcuni pezzi pregiati e strappare un pareggio, a conti fatti meritati perché nel finale Szczesny lo deve persino salvare dalle offensive rossonere. Pioli, in sostanza, ha più risposte positive rispetto ad Allegri, che peraltro nel convulso finale fatica tantissimo a far capire le sue indicazioni alla squadra: non una novità, in questa stagione.

LE SCELTE INIZIALI: CHIELLINI IN, CHIESA E DE LIGT OUT. TOMORI TERZINO - Un solo cambio nei bianconeri rispetto a Malmoe: in difesa gioca Chiellini, al fianco di Bonucci e non di De Ligt come ci si aspettava. Resta in panchina anche Chiesa: davanti Dybala e Morata. Nei rossoneri, Tomori slitta nel ruolo di terzino destro per l’assenza di Calabria, con Romagnoli al fianco di Kjaer al centro. Torna Tonali dal 1’ a centrocampo con Kessié.

LA JUVE PARTE FORTISSIMO: SUBITO MORATA - Il primo squillo è rossonero, tra la foga di Leao e la bella conduzione di Diaz arriva un tiro alto di poco di Tonali. Al quarto di gioco, però, la Juve è già avanti: gli ospiti rovinano clamorosamente un angolo a favore, Theo dorme e consente ai bianconeri di ripartire. Dybala non se lo fa ripetere due volte: l’argentino manda un filtrante lungo per la corsa di Morata. Più veloce di tutti ed educato col piede destro a spedire un tocco morbido oltre Maignan. In generale, la Vecchia Signora parte davvero forte: approccio “cattivo” e aggressivo, stimolata da Allegri che carica i suoi. Al 18’ il portiere francese deve volare a disinnescare un sinistro velenoso da fuori di Dybala, mentre il Milan fatica a leggere e reggere l’intensità degli avversari.

ALL’INTERVALLO SENZA RADDOPPIO, MA PIOLI PERDE KJAER - Il bis bianconero non arriva, e per la verità dopo quel tiro di Dybala non piovono neanche grandissimi occasioni da gol, a dispetto di un dominio pressoché totale sull’andamento della partita. La miglior palla l’ha Rabiot sulla corsa: gran recupero di Tomori. Alla mezz’ora piove sul bagnato per gli ospiti: Kjaer alza bandiera bianca, Pioli sceglie Kalulu spostando l’inglese al centro della difesa con Romagnoli. Pochi gli acuti da qui alla fine del primo tempo: al rientro negli spogliatoi, il risultato sorride a un’ottima Juve, che ha come unico peccato quello di non mettere in ghiaccio la partita.

IL DIAVOLO NON FA PAURA, SCINTILLE DYBALA-TONALI E DENTRO CHIESA - Le emozioni più forti del primo tempo, sino al finale, sono due: lo scontro, verbale e non solo, tra Dybala e Tonali quando il Milan non butta fuori un pallone. Giallo per entrambi, mentre Morata (“vittima” del contrasto lamentato dalla Juve) esce per fare spazio a Kean. Poi c’è anche Federico Chiesa che torna in campo allo Stadium e viene salutato dall’ovazione del pubblico torinese. Per il resto, la Juve non affonda ma il Milan non dà veri e propri segnali di ripresa, attaccando senza troppa convinzione, e soprattutto senza portare pericoli concreti, la porta di Szczesny.

E ALLA FINE ARRIVA REBIC - Quando la gara sembra scivolare via, ecco le solite amnesie difensive a cui la Vecchia Signora ha abituato i suoi sostenitori. Su calcio d’angolo, Rabiot dorme sul primo palo e Locatelli perde Rebic: il croato ringrazia, salta, di testa gira alle spalle del portiere polacco. 1-1, tutto da rifare per Allegri, che toglie anche Dybala per mandare in campo Kulusevski. Trovato il pari, lo stesso Rebic s’ingolosisce, punta la difesa schierata e però spalla alto da posizione invitante. Poi Szczesny dice no a Kalulu con una gran parata, nel finale ancora Milan a cercare una vittoria che saprebbe di beffa per i padroni di casa ma sarebbe più che meritata.

Il tabellino

JUVENTUS-MILAN 1-1
(4’ Morata; 76’ Rebic)

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Cuadrado (72’ Chiesa), Bentancur, Locatelli, Rabiot; Dybala (79’ Kulusevski), Morata (66’ Kean). Allenatore: Massimiliano Allegri.
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Tomori, Kjaer (36’ Kalulu), Romagnoli, Hernandez; Tonali, Kessié (63’ Bennacer); Saelemaekers (63’ Florenzi), Diaz (90'+2 Maldini), Leao; Rebic. Allenatore: Stefano Pioli.

Ammoniti: 65’ Dybala nella Juventus. 65’ Tonali nel Milan.

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Giovedì 2 Maggio 2024
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