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Juventus-Milan 0-3, le pagelle: Tomori e Brahim carte vincenti, Chiellini e CR7 da incubo

di Gaetano Mocciaro
JUVENTUS -MILAN 0-3 - 45'+1 Díaz, 78' Rebic, 82' Tomori
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© foto di www.imagephotoagency.it

JUVENTUS
Szczesny 6.5 - Si poteva fare di più in occasione del gol di Brahim dove respinge ma non sufficientemente distante dalla porta. Si riscatta parando il rigore a Kessie. Non può nulla su Rebic e Tomori.
Cuadrado 5.5 - Quando il gioco si fa duro il colombiano entra in scena e in qualche modo trova uno spunto per risolverla. Non questa sera, dove si trova semmai a dover contenere le volate di Théo Hernandez.
De Ligt 6 - Fra i pochi a salvarsi, anche se perde il tempo su Rebic in occasione dello 0-2. L'olandese si era distinto prima per il tempismo negli interventi e la forza fisica sul quale gli avversari rimbalzano, anche quelli forti fisicamente come Kessié.
Chiellini 4 - Serata da incubo: prima si vede scavalcato dalla palombella di Brahim per lo 0-1, poi ferma col braccio la conclusione dello spagnolo provocando il rigore. Infine viene sovrastato da Tomori per lo 0-3.
Alex Sandro 5.5 - Confermato da Pirlo nonostante alcune prestazioni sottotono evita il peggio su un tiro-cross di Théo Hernandez indirizzato per la testa di Ibrahimovic. Prova anche a spingere ma con poco successo.
McKennie 5 - Poco coinvolto nella costruzione del gioco, è di fatto relegato al ruolo di mediano che deve rincorrere senza nemmeno troppo successo l'avversario.
Bentancur 5.5 - Non precisissimo in fase d'impostazione, perde anche diversi palloni. È fra i pochi però che prova a impegnare Donnarumma. (Dal 67' Kulusevski 5 - Entra con la possibilità di contribuire alla rimonta bianconera, naufraga insieme alla squadra).
Rabiot 5.5 - Fisicità e buona gestione del pallone, che però non porta a nulla di realmente pericoloso.
Chiesa 5.5 - Man of the match all'andata grazie alle sue accelerazioni, stavolta si ritrova contro Calabria che non fa più il mediano come la prima volta. E trova un avversario capace di arginarlo.
Morata 4.5 - Non tira, non crea spazi, non si rende quasi mai pericoloso. (Dall'80' Dybala sv).
Cristiano Ronaldo 4 - Quello visto a Udine, senza i due gol. Praticamente un corpo estraneo.
Allenatore Andrea Pirlo 4 - Juve umiliata, allenatore umiliato. Una squadra che quasi mai si rende pericolosa, che torna dagli spogliatoi senza mordente e che non approfitta di un rigore avversario sbagliato. La squadra non cambia spartito, lui non riesce a trovare le contromosse alle novità di Pioli. Che potesse non essere una stagione trionfale era preventivabile, ma il quinto posto sarebbe un fallimento insopportabile.

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MILAN
Donnarumma 6 - Incredibile a dirsi, ma è impegnato poco o nulla.
Calabria 7 -Serata che promette brividi con Chiesa e Cristiano Ronaldo dalla sua parte. Anche usando le maniere riesce ad arginare entrambi e la sua partita è un crescendo.
Kjaer 7 - Prende per mano tutto il reparto dando sicurezza e mettendoci una pezza quando necessario. Praticamente insuperabile quando la Juve spinge maggiormente nella ripresa.
Tomori 8 - Preferito a Romagnoli, si fa valere per tempismo, velocità e personalità. È un muro di gomma quando la Juve nella ripresa prende coraggio e attacca, infine fa valere la sua abilità nel gioco aereo saltando sopra Chiellini e timbrando lo 0-3. Il suo riscatto passa anche dalla qualificazione in Champions e lui fa il suo giocando la miglior partita in rossonero.
Théo Hernandez 7 - È fra i più tartassati dagli avversari che devono usare le maniere forti per arginare le sue accelerate. È lui che suona la carica nel primo tempo dopo un lungo torpore.
Bennacer 6.5 - Il gioco passa prevalentemente dai suoi piedi. Gioca semplice, senza fronzoli. (Dall'81' Meite sv).
Kessie 5.5 - La sua fisicità straripante è di grande aiuto per la mediana del Milan, non solo in difesa ma anche in proiezione offensiva. L'errore dal dischetto nel secondo tempo fa capire che anche al Presidente tremano le gambe. Stasera però l'errore passa in secondo piano.
Saelemaekers 7 - Agisce come vero e proprio jolly: destra, sinitra, ancora destra. Conquista il fallo che vale il vantaggio, nella ripresa è un satanasso che strappa palloni in quantità industriale e ribalta l'azione. Unica pecca, l'ammonizione che gli costa un turno di squalifica. (Dall'82' Dalot sv).
Brahim Diaz 8 - È la novità di Stefano Pioli. Nonostante l'oggettiva leggerezza dimostra che nel calcio c'è ancora spazio per la tecnica. È lui il primo a scaldare i guantoni di Szczesny, poi si inventa un gran gol disegnando una parabola stupenda, alla Del Piero, in quello che è stato (per un anno) il suo stadio. Nella ripresa è di nuovo incontenibile e si procura il rigore del possibile 0-2. (Dall'81' Krunic sv).
Calhanoglu 7 - Dalla sua punizione nasce il vantaggio rossonero, poi anche lo 0-3. Defilato sulla sinistra non riesce a dispensare troppe perle, ma la partita è un crescendo e si fa apprezzare per generosità, ripiegando spesso e recuperando palloni.
Ibrahimovic 5 - Non riesce mai a rendersi pericoloso anche se basta la sua presenza a tenere in apprensione i difensori bianconeri. Si fa male e inizia a non essere più una novità, purtroppo. (Dal 65'Rebic 7 - Veni, vidi, vici. Frase che usa solitamente Ibra, stavolta il serbo la fa sua. Entra in un momendo delicato e chiude la partita con un gol capolavoro).
Allenatore Stefano Pioli 8 - Azzecca tutto. Premiata la scelta di Tomori al posto di Romagnoli, premiata la mossa Brahim Diaz che spariglia le carte. Un Milan che gioca con lo spirito della prima parte di stagione, quando andava in casa delle big e le batteva. Stavolta fa di più: non batte la grande avversaria, la umilia. Nella serata più importante.

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