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Juventus: la finale di Coppa Italia sia da stimolo per l'ultimo sprint in Campionato

di Redazione TMW
Fonte: Franco Leonetti per BIANCONERANEWS.IT
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Una serata positiva nonostante la sconfitta. La qualificazione alla finale di Coppa Italia ha ricreato un minimo di linfa ed entusiasmo in un ambiente depresso, che aveva bisogno di una serata così. Non tanto per la prova sciorinata, sicuramente non bella e costellata da due errori madornali che sono costati le due reti laziali, ma per il raggiungimento dell’obiettivo e la bellezza di un’immagine: tutti i giocatori bianconeri di corsa sotto la curva che li acclamava, accolti da un saluto colmo di passione, ardore e grande soddisfazione. Una raffigurazione che mancava davvero da troppo tempo, non certo per colpa dei calorosi supporter zebrati, piuttosto per i risultati scarni e deficitari, degli ultimi due mesi e mezzo, di una squadra enigmatica, insicura, fragile e poco vincente. Una bella iniezione di fiducia e autostima quella pervenuta nella serata di martedì all’Olimpico, che ora la Juventus deve mettere a frutto anche in campionato sabato sera, in una sfida di cartello come quella contro il Milan. Nessuno si illude che arrivi una metamorfosi totale solo per aver centrato il target finale della coppa nazionale, ma questo carburante positivo deve dare gas ad un gruppo squadra che deve tornare a vincere subito, a maggior ragione contro una diretta concorrente come il Diavolo.

Il Milan occupa la seconda piazza in classifica ed è avanti di 5 punti rispetto a Madama, la Juve ha il dovere di provare ad accorciare sui rossoneri, mettendo in cascina 3 punti fondamentali per la conquista del piazzamento Champions, alimentando quella passione sopita da troppi risultati negativi. Anche perché, alle spalle dei ragazzi di Allegri, il Bologna prosegue la sua splendida marcia trionfale e Roma e Atalanta non hanno intenzione di mollare, quindi servono quei famosi 7 punti per blindare aritmeticamente il primo, conclamato, obiettivo stagionale. La squadra di Motta, i giallorossi e gli orobici, tutte compagini temibili che la Juve dovrà incrociare nelle prossime settimane, tra sgoccioli di serie A e atto finale di coppa; c'è la necessità, insomma, di un finale di stagione di livello e da Juventus vera, possibilmente abbandonando i panni di squadra imperscrutabile e fragile, che, da mesi, ha disseminato punteggi deludenti e rendimenti non in linea con le ambizioni. La Juve deve badare a se e al proprio sottile equilibrio psicologico, reagendo immediatamente anche in campionato, contro un Milan che giunge allo Stadium pervaso da grandi difficoltà e con il morale a terra. Pioli, pronto a lasciare la piazza rossonera tra un mese, dovrà fare a meno di tre titolari, con l’obbligo di inventarsi completamente il reparto arretrato, viste le assenze, per squalifica, di Theo Hernandez, Calabria e Tomori.

Un destino in bilico e assai incerto per entrambi i tecnici, con un Max Allegri chiamato ad un finale di stagione serrato e di grande reazione, per ottenere gli obiettivi richiesti dalla dirigenza, poi il futuro dipenderà dai piani della società in primis ed, eventualmente, dalla volontà del tecnico in seconda battuta. Mister Allegri ha ancora la possibilità di giocarsi un trofeo in finale a Roma, e di fornire una scossa importante alla squadra, spronandola nel tentativo di aggancio alla seconda piazza in campionato. Pleonastico aggiungere che tutto passa dal ritorno alla vittoria, e la chance contro il Milan non va sperperata, per cercare di rialzare lo spirito di un gruppo bianconero che deve risollevarsi, e anche in fretta. La Juve non deve guardare alle assenze avversarie, piuttosto necessità di ripartire in quarta, sfruttando la scossa positiva scaturita dal martedì di Coppa Italia. Madama si scruta allo specchio e legittimamente non si piace, troppe lacune e carenze mostrate al cospetto di una stagione, contrassegnata da magre soddisfazioni, e costellata da esili certezze, che hanno condotto i bianconeri su un sentiero sconnesso. Tra accese, e giustissime, critiche ed inevitabili polemiche sul rendimento scarso degli ultimi mesi, fornito da parte di tutto l’organico e dall’allenatore. Sabato sera arriva il Milan, i tifosi si aspettano una scintilla d’orgoglio dei ragazzi, quelli vestiti con la gloriosa maglia bianconera sulle spalle.

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