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Juventus-Inter 3-2, le pagelle: Cuadrado il migliore, voto 5 per Darmian e Brozovic

di Raimondo De Magistris
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Risultato finale: Juventus-Inter 3-2

Le pagelle della Juventus (a cura di Raimondo De Magistris)

Szczęsny 6.5 - Spiazzato da Lukaku sul penalty del momentaneo 1-1, non viene troppo impegnnato dagli attaccanti dell'Inter fino all'82esimo, quando Vecino lo chiama al grande intervento e lui risponde presente. Non ha colpe nemmeno sull'autogol del momentaneo 2-2.

Danilo 6.5 - Prestazione di grande solidità. Concentrato per tutti i 90 minuti, non commette sbavature.

De Ligt 6 - Commette quasi involontariamente il fallo su Lautaro Martinez, ma il replay evidenzia di un contatto sanzionabile col calcio di rigore. Nel complesso però la prestazione è stata positiva e, per sua fortuna, la Juventus ha comunque portato a casa la vittoria.

Chiellini 6 - Ottima la prestazione del capitano, ma l'autogol del 2-2 ha rischiato di mandare all'aria la vittoria. Per sua fortuna, stasera Cuadrado è stato immenso.

Alex Sandro 6.5 - Ha il compito di arginare Hakimi e lo esegue piuttosto bene. Limita al minimo indispensabile le sortite offensive.

Cuadrado 9 - Il primo gol in stagione, dopo 19 assist, è pesantissimo. Perché arriva allo scadere del primo tempo e permette alla Juventus di ripartire in vantaggio. Ma ancora più pesante è il rigore che si conquista e trasforma dopo il 2-2.

Bentancur 5 - Un buon primo tempo. Però ha la colpa di lasciare i suoi in dieci uomini per quasi tutta la ripresa a causa di un doppio cartellino giallo.

Rabiot 6.5 - Fondamentale il suo lavoro in mezzo al campo, in entrambe le fase di gioco. In questa fase della stagione è uno dei calciatori più importanti della Juve.

Chiesa 6 - Sta crescendo di condizione ma nemmeno oggi è sembrato il miglior Chiesa. Ha fatto il compitino, poche volte s'è spinto oltre. Dal 70esimo Demiral 6 - Aiuta la squadra negli ultimi convulsi 24 minuti.

Kulusevski 6.5 - La mossa a sorpresa di Pirlo è vincente, perché limita fortemente la fonte di gioco nerazzurra: Marcelo Brozovic. Il suo lavoro è prezioso, soprattutto in fase difensiva, ma dopo il rosso a Bentancur è lui il sacrificato. Dal 58esimo McKennie 6 - Entra con buon piglio, mezz'ora di grande sacrificio.

Cristiano Ronaldo 6.5 - 36 gol in stagione, 29 in campionato. Magari ha steccato qualche prestazione, ma la sua presenza in zona gol è stata costante. Oggi non perfetto sul rigore, ma poi ha ribadito in rete subito dopo. Dal 70esimo Morata 6 - Entra col chiaro compito di aiutare la squadra in fase difensiva, pur giocando in attacco.

Andrea Pirlo 7 - Questa volta è protagonista in positivo. Indovina tutte le scelte, a partire dall'inserimento di Kulusevski alle spalle di Cristiano Ronaldo. Ed è tempestivo sui cambi dopo il doppio giallo a Bentancur.

Le pagelle dell'Inter (a cura di Luca Chiarini)

Handanovic 6,5 - La flessione dell'ultimo periodo è indiscutibile, ma non ha colpe sulle tre reti bianconere. Anzi, torna pure a parare un rigore a Ronaldo, che lo beffa sulla respinta. A metterlo fuori causa sul raddoppio, invece, ci pensa Eriksen con una deviazione del tutto fortuita, ma esiziale.

Skriniar 6,5 - È di gran lunga il più convincente del terzetto: reattivo, sempre attento. Perdipiù salva sulla linea una conclusione a botta sicura di Kulusevski, che aveva aperto il piattone a pochi metri dalla porta.

De Vrij 6 - La sua prova è di governo: consueta sicurezza al centro del terzetto. Malgrado la sconfitta, non è soggetto a chissà quali sollecitazioni. Stasera, però, non basta: la Juve si impone dopo un roller coaster di emozioni e si rilancia in chiave Champions.

Bastoni 6 - La sua prestazione è ordinata: senza particolari virtuosismi o acrobazie, ma priva di errori definibili tali. Conte vi rinuncia nel finale, quando ormai non c'è più nulla da difendere. (Dall'80' Vecino 6 - Una grande chance, ma Szczesny si supera).

Hakimi 6 - Il duo Alex Sandro-Chiesa è perennemente in allarme, e non potrebbe essere altrimenti, viste le sue travolgenti capacità in campo aperto. Qualche sgasata qua e là, ma gli manca un po' di lucidità nella scelta finale.

Barella 5,5 - In avvio non appare brillantissimo, quasi si volesse settare (inconsapevolmente) sull'attitudine poco contiana delle prime battute del derby d'Italia. Però ci mette al solito tanto cuore, e quando c'è da battagliare è una garanzia.

Brozovic 5 - La regia del primo tempo è senza infamia e senza lode: non commette chissà quali errori, ma non riesce nemmeno a far girare la squadra come vorrebbe. Perde la testa nel finale: ammonito per proteste, espulso qualche secondo più tardi per un intervento scomposto su Cuadrado.

Eriksen 5,5 - Chissà quante contumelie taciute da Conte nel primo tempo. Si nasconde nell'ombra, lui che dovrebbe accendere la luce. E provoca il due a uno con la deviazione (fortuita e sfortunata, va detto) che non lascia scampo ad Handanovic. Leggermente meglio dopo l'intervallo, ma senza acuti. (Dal 73' Sensi 6 - Prova a suonare la sveglia, ma non può molto).

Darmian 5 - Cuadrado è un predatore navigato e avverte quasi subito la sua fragilità. E infatti, pronti via, un paio di affondi preparatori. Genera il rigore dal quale scaturisce il primo gol della Juve con una trattenuta piuttosto evidente su Ronaldo. (Dal 46' Perisic 5 - Anche lui provoca un rigore, a onor del vero piuttosto dubbio. Peccato, perché era entrato col piglio giusto).

Lukaku 6,5 - Il rifornimento dalla cintola in giù è insufficiente, e lui fluttua in isolamento per una mezz'ora abbondante. Poi un episodio favorevole: De Ligt azzoppa Lautaro e gli regala un rigore che non esita a trasformare. Palla in buca d'angolo e Szczesny spiazzato. Pur non travolgendo gli avversari, mette lo zampino anche sull'autorete di Chiellini.

Lautaro 7 - Approccia il match col ghigno di chi deve salire sul ring, tanto per rimanere in tema con gli ultimi giorni. Sebbene non brilli per pulizia tecnica quest'oggi, porta a casa il rigore che vale l'uno a uno momentaneo di Lukaku. Tarantolato nella ripresa: è il migliore dell'Inter.

Antonio Conte 5,5 - Lo scherzetto non gli riesce, l'opera motivazionale questa volta è deboluccia. Ci può stare, anche se la vivida impressione è che la sconfitta bruci comunque molto.

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Sabato 4 Maggio 2024
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