Juve, l’addio di McKennie opportunità per tutti. Ma Pirlo e Allegri gli hanno sempre trovato spazio
Il calciomercato invernale del calcio italiano è stato tutto fuorché ricco di colpi. Non si è discostata da questo la Juventus (dopo gli acquisti di Vlahovic, Zakaria e Gatti di un anno fa) che ha concluso la sessione in entrata con un nulla di fatto per la prima squadra ma con un’importante cessione che ha contributo a sfoltire una rosa diventata abbondante con la crescita dei più giovani. Il protagonista dell’addio è Weston McKennie che ha salutato Torino dopo due anni e mezzo per trasferirsi in quel di Leeds.
Quaranta milioni di motivi per dirsi addio.
Quella di salutarsi è stata una scelta di comune accordo: da una parte la necessità bianconera di fare cassa (seppur, per ora, si sia trattato solo di un prestito) e liberare spazio, dall’altra la volontà del centrocampista di provare un’esperienza diversa. “La Juve ha fatto un buon mercato, - ha raccontato Massimiliano Allegri, - ha centrato gli obiettivi con McKennie che voleva andar via e si è trovata una bella soluzione”. La dirigenza bianconera ha studiato con gli inglesi un affare che, se il Leeds non retrocederà, porterà nella casse di Madama 34,5 milioni di euro ai quali potranno aggiungersene 4,5 di bonus.
Due anni e mezzo fra alti e bassi: Pirlo e Allegri però gli hanno sempre trovato spazio.
Due anni e mezzo più tardi dal suo approdo nel capoluogo piemontese dallo Schalke 04, Weston McKennie ha salutato la Juventus portandosi dietro un bagaglio di 96 presenze, 13 gol e 5 assist fra Serie A, Coppa Italia, Champions League e Supercoppa italiana. Da ricordare la splendida rete realizzata al Camp Nou contro il Barcellona in una delle migliori versioni della Vecchia Signora negli ultimi anni. Proprio Andrea Pirlo l’ha accolto, l’ha compreso, formato e a volte anche bacchettato. Fra alti e bassi è stato indubbiamente sempre considerato sia dall’ex tecnico bianconero che da Allegri che, sul rettangolo verde, un posto per lui l’ha quasi sempre trovato. Questa cessione però era un’opportunità da cogliere al volo per tutti.