Juve, a Villar Perosa è tornata la festa bianconera. Agnelli ed Elkann chiedono responsabilità
Fonte: inviato a Villar Perosa
Abituale appuntamento di agosto per la Juventus che ha sfidato la squadra B (quest’anno è toccato all’Under 23 di Brambilla affrontare i più grandi) al campo dedicato a Gaetano Scirea a Villar Perosa in Val Chisone. Per la prima volta nel 1931, continuativamente dal 1959 al 2019: il tutto sempre nel segno della famiglia Agnelli. Che anche oggi era presente nelle figure del presidente Andrea Agnelli e di John Elkann in rappresentanza della storia e del legame con la Juventus che prosegue ormai da quasi cento anni. Allenamento alla Continassa in mattinata, salita alla cappella degli Agnelli nel pomeriggio in quel di Villar Perosa e poi l’arrivo al campo per il consueto vernissage.
Il discorso della famiglia alla squadra.
Prima la storia, poi il campo. È stato scandito così il pomeriggio del ritorno a Villar Perosa dopo due anni di assenza causa pandemia. La partenza da Torino nel primo pomeriggio e la salita alla cappella di famiglia col discorso alla squadra all’ingresso della stessa prima di farci visita. “I nuovi non li ho contati, - ha cominciato così il presidente Agnelli, - se devo essere sincero ma devono essere sicuramente tanti, devono capire cos'è Villar Perosa per la Juventus. Villar Perosa per la Juventus è un pezzo di storia, da questo campo sono passati tutti quanti, da Sivori a Platini, da Zidane a Del Piero a Baggio, da Scirea a tutti quanti. Abbiamo sempre scelto di rispettare una tradizione che è unica, che permette ai tifosi di essere vicini e aprirsi a un contatto vero e reale. Abbiamo sempre pensato che fosse piacevole fare un passo nella casa del senatore qui sotto, quest'anno abbiamo deciso di cambiare e di venire qui nella cappella di famiglia perché il 2023 segnerà un anno molto importante, cent'anni di proprietà della famiglia Agnelli della Juventus”. Poi John Elkann, chiaro e diretto: “Voi avete una grande responsabilità, con il mister, il nostro capitano e tutti voi, di vivere quest'anno in maniera importante: è un anno speciale perché si divide di fatto in due campionati, dovete attaccare subito per i primi tre mesi poi avete l'interruzione del Mondiale e riprendete. E questo dev'essere l'anno in cui voi dimostrate di essere la Juventus”.
Il ritorno di Allegri, la prima per tanti altri: Di Maria e Vlahovic acclamati, Locatelli e Bonucci in gol.
Una giornata storica per tutto il mondo bianconero a cui è tornato a prender parte anche Massimiliano Allegri che già nel suo primo quinquennio ha potuto conoscere l’atmosfera in Val Chisone. “È una giornata molto toccante, - ha raccontato Allegri, - perché ricorda la storia dei 100 anni della Juventus, per i nuovi giocatori venire qui e capire la storia della Juventus credo sia sempre una cosa molto importante. La passione, la voglia, il sacrificio di raggiungere gli obiettivi che è sempre stato e che è il DNA della Juventus”. Un ritorno per il tecnico livornese, la prima invece per tanti giocatori: Di Maria e Vlahovic i più acclamati assieme a Paul Pogba, che ha seguito la gara dalla panchina. Poi c’è stato anche il campo con 48 minuti di gara prima della consueta invasione di campo. 2-0 dei più grandi sull’Under 23 di Brambilla con Locatelli e Bonucci in gol. Fra dieci giorni comincia il campionato, intanto è tornato il vernissage di Villar Perosa.