Inter, Marotta e quella frase su Sanchez. A gennaio meglio non escludere nulla
Alexis Sanchez è tornato a essere un pensiero scomodo per l'Inter. Il cileno, che ha messo su 70 minuti totali dall'inizio della stagione tra Serie A e Champions League, è a Milano da due anni: grande operazione di Marotta che allo United lo strappò praticamente a zero, ma in effetti neanche così brillante se guardiamo ai numeri e alla continuità del giocatore con la maglia nerazzurra. In più, siccome Inzaghi preferisce schierare Dzeko e Lautaro pure se questi non sono al top della forma, il Nino Maravilla si è anche sfogato sui social. Vuole andare via, è evidente, malgrado le parole dell'amministratore delegato del club di Viale Liberazione. "Lo conosciamo bene e sappiamo che è l'istinto che porta a dire certe cose. Anzi, vuol dire che tiene all'Inter, una conferma della sua disponibilità al servizio dell'allenatore. Vogliamo andare avanti con lui, a meno che non la pensi diversamente...".
In effetti l'Inter continua a monitorare nuovi profili per l'attacco, potenziali centavanti di peso che diano possibilità a Dzeko di respirare, pur mantenendo le sue caratteristiche. Vlahovic piaceva molto, occhio a Scamacca, Thuram, Belotti e al giovane bomber del Pisa, Lorenzo Lucca. I nerazzurri, qualora Sanchez dovesse avvertire altri mal di pancia ad Appiano, lascerebbero andare il ragazzo risolvendone anticipatamente il contratto. Inzaghi vuole un altro attaccante di peso e soprattutto fisicamente solido e continuo. Più facile prossima estate, ma in vista di gennaio è meglio non escludere nulla.