Menù Notizie

Inter, Lautaro può essere il simbolo del 2019

di Alessandro Rimi
Foto
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Quale miglior partita e contesto per sperimentare. Spalletti è spietato e, forte dell'esperienza più recente contro il Pordenone, a schiantare il Benevento manda sì Lautaro, ma anche Icardi. Come all'esordio in campionato, nella sconfitta di Reggio Emilia. I numeri, le statistiche, la collocazione temporale dei gol racconta un quadro molto chiaro. Il Toro, senza Maurito (che ha aperto il match su rigore), segna e gioca meglio. Perché è vero che in Argentina non era lui la prima punta, ma è anche vero che il capitano nerazzurro gli toglie margine potenzialmente esplosivo. Per attaccare la profondità, molto banalmente per godersi il campo e fare quello che vuole. “Nel primo tempo avrebbero potuto fare meglio”. In fondo Luciano lo sa che i due insieme finiscono per pestarsi i piedi dove, per inesperienza e poca attitudine, a soffrirne davvero risulta essere proprio il dieci. Intervallo: fuori Icardi, dentro Politano. Conseguente spostamento di Martinez in mezzo, libero di comandare in area. Tre minuti dopo ecco la rete del 4-0. Poi la seconda personale che chiude, qualora ce ne fosse bisogno, la partita con il quinto centro (a un secondo dal termine arriverà anche il sesto sorriso di Candreva, anche lui in doppietta). Ora: siccome Spalletti di stravolgere quella che ormai è diventata una filosofia, poco cambia se incarnata dal 4-3-3 armonico o dal 4-2-3-1 più verticale e offensivo, improntato su un unico terminale offensivo, Lautaro continuerà a fare la riserva del serpente. Nondimeno, quello che al tecnico toscano interessa, è poterne constatare l'evoluzione progressiva, fisica e tattica, difensiva e offensiva. Alla lunga il ragazzo di Bahía Blanca rischia sul serio di trasformarsi in quel crack di cui tanto parlava Diego Milito. E chissà, magari già in quell'arma letale che serve all'Inter per tornare, quanto prima, ad alzare finalmente al cielo un nuovo trofeo.

Inter, Lautaro può essere l'arma del 2019

Quale miglior partita e contesto per sperimentare. Spalletti è spietato e, forte dell'esperienza più recente contro il Pordenone, a schiantare il Benevento manda sì Lautaro, ma anche Icardi. Come all'esordio in campionato, nella sconfitta di Reggio Emilia. I numeri, le statistiche, la collocazione temporale dei gol racconta un quadro molto chiaro. Il Toro, senza Maurito (che ha aperto il match su rigore), segna e gioca meglio. Perché è vero che in Argentina non era lui la prima punta, ma è anche vero che il capitano nerazzurro gli toglie margine potenzialmente esplosivo. Per attaccare la profondità, molto banalmente per godersi il campo e fare quello che vuole. “Nel primo tempo avrebbero potuto fare meglio”. In fondo Luciano lo sa che i due insieme finiscono per pestarsi i piedi dove, per inesperienza e poca attitudine, a soffrirne davvero risulta essere proprio il dieci. Intervallo: fuori Icardi, dentro Politano. Conseguente spostamento di Martinez in mezzo, libero di comandare in area. Tre minuti dopo ecco la rete del 4-0. Poi la seconda personale che chiude, qualora ce ne fosse bisogno, la partita con il quinto centro (a un secondo dal termine arriverà anche il sesto sorriso di Candreva, anche lui in doppietta). Ora: siccome Spalletti di stravolgere quella che ormai è diventata una filosofia, poco cambia se incarnata dal 4-3-3 armonico o dal 4-2-3-1 più verticale e offensivo, improntato su un unico terminale offensivo, Lautaro continuerà a fare la riserva del serpente. Nondimeno, quello che al tecnico toscano interessa, è poterne constatare l'evoluzione progressiva, fisica e tattica, difensiva e offensiva. Alla lunga il ragazzo di Bahía Blanca rischia sul serio di trasformarsi in quel crack di cui tanto parlava Diego Milito. Un possibile simbolo del 2019 nerazzurro. Quell'arma letale che serve all'Inter per tornare, quanto prima, ad alzare finalmente al cielo un nuovo trofeo.

Altre notizie
Sabato 4 Maggio 2024
22:26 Calcio estero Turchia, 35ª giornata, solo un pari per il Karagumruk degli italiani 22:23 Serie A Atalanta, interesse per Maggiore: la retrocessione della Salernitana può facilitare tutto 22:19 Serie B Pisa-SudTirol, i convocati di Valente: torna Pecorino, sono tre gli assenti 22:15 Serie A Da Cioffi a Cannavaro, com'è cambiata l'Udinese: "Si difende in avanti o vai in braccio al portiere" 22:11 Calcio estero Inchinatevi a Re Carlo: Ancelotti sale a 28 titoli. E pensare che lo chiamavano "Perdente"
22:08 Serie A Inter, cinque mesi dopo riecco Cuadrado. Buchanan (per ora) resta in panchina 22:04 Serie A Lutto nel mondo del giornalismo sportivo, addio a David Messina: fu tra i pionieri del calciomercato 22:00 Serie A Monza-Lazio 2-2, Marusic: "Il confronto con i tifosi? Li ringrazio per essere venuti in tanti" 21:57 Le Statistiche Ranieri e il filotto contro Gotti. Ma il tecnico di Adria è imbattuto in Sardegna 21:53 Serie ATMW Sassuolo-Inter 1-0 al 45': dalla festa sugli spalti al gol di Laurienté, le foto più belle 21:49 Serie C Cavese, Logiudice: "Serie C difficilissima, ci sono 12-13 squadre di levatura assoluta" 21:45 Serie A Monza-Lazio 2-2, Djuric: "Per come abbiamo giocato avremmo meritato di più" 21:41 Calcio estero LaLiga, l'albo d'oro: il Real Madrid fa 36 e allunga sui rivali del Barcellona 21:38 Calcio estero Liga Portugal, 32ª giornata: lo Sporting cala il tris e domani può laurearsi campione 21:35 Serie A Dumfries regala, Laurienté ringrazia: Sassuolo-Inter 1-0 al 45'. Annullato il pari di Lautaro 21:34 Serie CUfficiale Catania, Castellini rinnova fino al 2028. Grella: "Può coltivare grandi ambizioni" 21:30 Serie A Bergomi: "Di quest'Inter mi rivedo in Acerbi più che in Bastoni, ecco in cosa mi somiglia" 21:26 Calcio estero Ligue 1, al Metz non basta il doppio vantaggio: il Rennes la ribalta e vince 3-2 21:25 Serie ALive TMW Monza, Palladino: "Il mio sogno è di allenare in Premier League un giorno" 21:23 Serie A Monza-Lazio 2-2, Tudor: "Le ammonizioni ci hanno penalizzato, specie quella su Zaccagni" 21:19 Serie B Cosenza-Spezia, i convocati di Viali per il match di Serie B: rientrano Micai e Venturi 21:15 Serie A Lazio, Marusic: "Corsa Champions? Diamo tutto nelle ultime 3 gare, poi faremo i conti" 21:11 Calcio estero Girona aritmeticamente in Champions: è storia. Ma c'è la questione societaria da risolvere 21:08 Serie A Monza, Palladino: "Grande partita, meritavamo di più. Futuro? Focus sul finale di stagione" 21:07 Serie A Pasticcio di Dumfries, Doig e Laurienté ringraziano: 1-0 al Mapei, la sblocca il Sassuolo 21:04 Serie B Modena-Como, i convocati di Bisoli: ben sette gli assenti. Convocati tre Primavera 21:00 Serie A TOP NEWS Ore 21 - Lazio, pari e faccia a faccia con i tifosi. Real campione di Spagna 20:59 Serie ALive TMW Lazio, Tudor: "Dovrò fare una profonda analisi, è la gara che mi è piaciuta di meno" 20:56 Calcio estero Bundesliga, 32ª giornata: Colonia vicinissimo alla retrocessione. Solo un pari col Friburgo 20:53 Serie A Costacurta: "Mi è stata messa in bocca una cosa su Lautaro. L'Inter ha preferito il campionato"