Il West Ham e la spocchia da It's coming home che la Fiorentina sogna di tornare a chetare
Fonte: Dall'inviato a Praga
A Praga c'è David Moyes, che anche se non può o non vuole dirlo, sa che contro la Fiorentina ha l'occasione per zittire diversi critici che negli anni hanno parlato di lui come un tecnico incompiuto perché poco vincente. C'è Thomas Soucek, che torna a casa dopo essere esploso allo Slavia Praga e che ora sogna di alzare il primo grande trofeo della carriera proprio dove sono appese anche le foto che lo ritraggono in maglia biancorossa. C'è Bowen, arrivato tre anni fa senza neanche immaginare un presente così roseo e che ora vorrebbe segnare due gol in finale, due come i gemelli nati pochi giorni fa. C'è anche Declan Rice capitano in procinto di dire addio tra le lacrime del suo popolo, con la speranza di farlo vincendo prima di salutare.
Insomma, sono tanti i volti del West Ham nella notte di Praga, si mischiano alle decine di migliaia di tifosi che si sono riversati per le strade della capitale ceca, con e senza biglietto. Gli Hammers pensano di essere di diritto i favoriti per la vittoria finale. Ricordate "It's coming home" cantato dai tifosi inglesi all'Europeo? Ecco, è un po' la stessa storia. Il club, la squadra, i tifosi: tutti pensano di essere pronti per alzare un trofeo internazionale e quando si parla di Fiorentina, si fa con rispetto per carità, ma quasi come se fosse uno sparring partner che sarà presente giusto per fare da assistente.
La speranza è che come successo altre volte negli incroci tra italiane ed inglesi, proprio quella spocchia possa portare il West Ham a sbagliare qualcosa, così da permettere alla Fiorentina di sfruttare le proprie armi, che passano dalla qualità del gioco a un'identità che lo stesso West Ham non ha mai mostrato in stagione. La sfida dei tifosi, almeno nel numero, la stravincono a mani basse, esattamente come quando gioca l'Inghilterra. In campo però non ci va né la Premier, né i tifosi, né tanto meno fantomatici diritti calcistici, ci vanno due squadre che al di là delle credenze popolari inglesi, probabilmente si equivalgono.