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Speciale sorteggi: le sei stelle che potrebbe dover fronteggiare l'Inter

di Ivan Cardia
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Oggi a Nyon i sorteggi degli ottavi di Champions League, degli spareggi di Europa League e di Conference League. Sei le italiane ancora in corsa in Europa, solo il Milan è fuori: alle 12 conosceremo le avversarie in UCL di Juventus (in prima fascia) e Inter (in seconda fascia). Alle 13.30 quelle dell'Atalanta (che affronterà le seconde dei gironi di Europa League) e di Lazio e Napoli (che affronteranno le terze dei gironi Champions). Il sorteggio odierno non riguarderà invece la Roma: saranno sorteggiati solo gli spareggi di Conference che non riguardano i giallorossi primi nel girone.

Le stelle delle possibili avversarie dell’Inter

Manchester City: Kevin De Bruyne. Per molti, il miglior centrocampista al mondo in questo momento. La finale di Champions League sarebbe dovuta essere la sua consacrazione, invece è sparito e ha un conto aperto con l’Europa del grande calcio. Euro 2020 incluso, per la cronaca. È il cervello della squadra di Guardiola, anche se c’è da dire che Cancelo si dà parecchio da fare per rubargli lo scettro. In questa stagione è stato frenato anche dal Covid-19, ora vuole chiudere quel conto. E magari migliorare l’ottavo posto conquistato nell’ultimo Pallone d’Oro.

Liverpool: Mohamed Salah.
Ecco, probabilmente non ha l’abbonamento a France Football. L’egiziano è l’attuale miglior marcatore della Premier League, nonché il calciatore che ha sfornato più assist. Per la cronaca, seguito nel primo caso da Jota e Mané (con Vardy di mezzo) e nel secondo da Alexander-Arnold: numeri che dovrebbero dare l’idea di quanto il Liverpool sia letale. Per diversi osservatori, a partire da Klopp, in questo momento Salah è in realtà il miglior giocatore al mondo in assoluto. Theo è ancora alle prese col mal di testa derivante dal doppio confronto. Ma vale per molti altri terzini del Vecchio Continente.

Bayern Monaco: Robert Lewandowski.
Rimanendo in tema, continuiamo il giro di chi il premio più prestigioso per un calciatore l’avrebbe meritato, probabilmente più di Messi. Da tre anni a questa parte, segna più gol di quante partite giochi. Serve davvero spiegare perché De Vrij e compagni dovrebbero augurarsi di tenerlo alla larga? Potrebbe essere il suo ultimo anno al Bayern: un motivo in più per cercare di chiuderlo col botto.

Real Madrid: Karim Benzema.
Ok, assegnare il Pallone d’Oro non è così semplice, lo ammettiamo. Il francese si è caricato addosso l’eredità del signore qui sotto e in qualche modo ha tenuto a galla le merengues. Anzi, la sua vena realizzativa ne ha decisamente beneficiato. Ora che gli spagnoli sembrano tornati a essere davvero competitivi ad altissimi livelli, sembra pronto a passare all’incasso. Ha vinto quattro volte la Champions: un’altra affermazione lo porterebbe a raggiungere l’amico CR7, così come Costacurta e Maldini più una dozzina di campioni del Real delle cinque coppe dei Campioni consecutive.

Manchester United: Cristiano Ronaldo.
C’è da capire quali siano nei suoi confronti le intenzioni di Ralf Rangnick, uno che quando vede il 3 come prima cifra dell’età di un calciatore accusa un mancamento. In qualche modo, però, anche il tedesco sarà costretto a convivere con l’ingombrante presenza del lusitano, in campo e negli spogliatoi. Del resto, soltanto in un Paese calcisticamente - e non solo - schizofrenico come l’Italia si può individuare il problema di una squadra nel calciatore che ha una media di trenta gol a stagione. Ma torniamo all’attualità. Nel ritorno all’Old Trafford, Cristiano Ronaldo ha dimostrato di non aver perso lo smalto - già superata la doppia cifra - ma anche confermato che a 36 anni la squadra deve giocare e lui poi fa il suo, cioè segnare. Ha già affrontato l’Inter undici volte: sei vittorie, quattro pareggi, una sola sconfitta. Cinque i gol segnati in carriera ai nerazzurri: per un altro giocatore sarebbe un ottimo score, in questo caso è addirittura sotto la media.

Ajax: Sebastian Haller.
Meno noto dell’illustre compagnia che lo precede, ma è l’unico che può dire di aver fatto qualcosa meglio di Cristiano Ronaldo. Come il portoghese, è infatti stato capace di andare in gol in tutte le sei partite della fase a gironi di Champions League. Dieci reti, per l’esattezza, contro le “sole” nove di CR7 versione 2017/2018. Difficile, va detto, che possa trascinare la squadra di Amsterdam a vincere la coppa come fece il lusitano. Classe’ 94, un metro e novanta d’altezza, è nato in Francia ma gioca con la Costa d’Avorio ed è esploso in Eredivisie dal 2015 al 2017 con l’Utrecht. Poi ha continuato a girare il mondo (Eintracht e West Ham) prima di diventare l’acquisto più costoso nella storia del massimo campionato olandese.
13 gol in 23 presenze - da gennaio 2021 - nella prima stagione con l’Ajax. Quest’anno ha già migliorato il suo bottino.

Lille - Jonathan David.
Remember the name, perché presto o tardi potremmo trovarcelo in Serie A. Canadese classe 2000, ma nato a Brooklyn da genitori di Haiti, nel 2018 è approdato in Europa, voluto dal Gent. Due anni dopo, il salto verso la Ligue 1. Non propriamente un Adone (sfiora i 180 cm), ha nella velocità - con e senza palla - e nella tecnica di base le sue migliori qualità. In Francia è stato chiamato per succedere a Osimhen: missione non semplice, specie se si considera che in Belgio agiva soprattutto come attaccante di supporto. I numeri hanno dato ragione a Galtier: David ha infatti raggiunto la doppia cifra nel primo e anche nel secondo campionato disputato a Lille. Tre gol in sei presenze in questa Champions.

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Venerdì 3 Maggio 2024
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