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Hellas-Parma 3-2, le pagelle: Zaccagni e Pessina la ribaltano. Kulusevski è una stella

di Marco Conterio
Hellas Verona-Parma 3-2
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Silvestri 6 La prima di Kulusevski è una perla imprendibile. Sul 2-2 forse pecca, non riuscendo a spingere bene nella respinta mandata poi in rete da Gagliolo.
Rrahmani 6 Paga di fisico e rapidità sullo stretto sul gol di Kulusevski ma quella è natura e non può farci granché. Per il resto si fa sentire su una traversa in attacco e riemerge nella seconda frazione.
Gunter 6 Tutto sommato riesce a risollevare un primo tempo incerto con una gara di sudore, fatica ma di buoni interventi nella ripresa. Quello in tandem con Rrahmani su Kulusevski è salvifico.
Dawidowicz 5 D'Aversa chiede a Kulusevski di puntarlo, lui ubbidisce ed esegue. Sostituisce Kumbulla ma per quanto visto in serata, non regge il confronto col gioiello ambito dalle grandi. (dal 46' Empereur 5.5 Meglio del collega ma i dirimpettai sono di quelli che metton brividi. Dalla sua parte il Parma prova spesso a sfondare)
Faraoni 6 Gioca una gara di spinta e convinzione, sempre col piede sull'acceleratore. Sul gol di Gagliolo, però, rispetta sin troppo alla lettera il dogma del distanziamento sociale.
Amrabat 6.5 Parte con la bacchetta da direttore d'orchestra, cala alla distanza ma vederlo giocare è un piacere. Meno tocchi, meno tacchi e più sostanza quando serve.
Veloso 6 Non ha l'ispirazione delle grandi serate ma è uno dei trascinatori silenziosi di un Verona che ora sogna in grande. Un mancino da Champions League.
Dimarco 5 Prima da titolare, peraltro contro il passato parmense. Non supporta Dawidowicz in copertura difensiva e i cross mancini stavolta sono più imprecisi della sua acconciatura di serata. (dal 46' Lazovic 6 Col suo ingresso, la mancina dell'Hellas cambia espressione e volto: spinge e mette in sofferenza Laurini e Darmian)
Verre 6.5 Seconda punta, falso nueve, copre due posizioni differenti ma nel primo tempo fa poco. La ripresa è l'altra metà della luna, l'assist per Pessina un cioccolatino meraviglioso. (dall'84' Badu sv)
Borini 5.5 Del pacchetto avanzato del Verona è quello che incide meno. Tanto movimento per una delle seconde punte più volitive del calcio italiano. Stavolta non basta. (dal 65' Pessina 6.5 Vede il pallone del 3-2 cadergli lento davanti agli occhi. Una palla dove c'è scritto Europa sopra, pesante come un macigno: è freddo e glaciale nel segnare)
Di Carmine 6 Prende un rigore con l'esperienza di Bruno Alves, per fallo di Bruno Alves. Si ferma sul rigore, e chissà perché: strategia per studiare Sepe? Chissà. Nel caso, funziona. (dal 46' Zaccagni 7 Il suo ingresso in campo mette la partita nel frullatore: non dà riferimenti al Parma, il gol è una parabola da museo. Poi tanta spinta e brio che i ducali soffrono.)
Paro 7 L'uomo di Gasperini e di Juric, vice dell'allenatore dell'Hellas Verona, passa una gara in piedi, a dettare i movimenti ai suoi difensori. Poi i cambi decidono la partita. C'è la mano del boss, chiaro, ma la faccia ce la mette nel modo giusto.

Sepe 6 Prova a metterci i guantoni e ci riesce quando conta. E' incolpevole sulle tre reti dell'Hellas Verona, solo una preghiera l'avrebbe salvato dal 3-2 di Pessina.
Laurini 6 Arrivato non al meglio alla gara di oggi, ha stretto i denti e tenuto botta per settantasei minuti. Da quella parte pochi pericoli ma un gol, tutto merito di Zaccagni. (dal 76' Darmian 5.5 Non impeccabile in occasione del piazzamento in occasione del terzo e decisivo gol da parte degli scaligeri.)
Iacoponi 6 Una prestazione dove, nonostante le tre reti da parte del Verona, non ha mai colpe. Novanta minuti senza sbavature ma è chiaro che il ko sia di quelli pesanti.
Bruno Alves 5.5 Una prima frazione di mestiere ed esperienza, sul rigore su Di Carmine fa però la figura del novellino. Con attaccanti che non danno punti di riferimento, ha ulteriori affanni.
Gagliolo 6.5 Lo svedese apre con un sinistro dall'Ikea che fa la barba ai leghi. Faraoni gli ingolfa il motore fin quando non decide di spingere: il 2-2 è una rete da attaccante e da giocatore di cuore.
Hernani 6 Motorino d'intensità e gioco. L'ex centrocampista dello Zenit è uno degli invisibili perni dei ribaltamenti di fronte della formazione di D'Aversa. (dall'87' Siligardi sv)
Brugman 5.5 Gioca tanti palloni ma tutti semplici, corti, poche volte verticali. Non crea pericoli e quando il Verona rincula e riparte, non riesce a far schermo come dovrebbe.
Barillà 5.5 Prende un giallo dopo pochi amen dal via che ne condiziona la partita. Non riesce mai a verticalizzare, il Parma fa il Parma ma dall'altra parte dell'Equatore della partita. (dal 46' Kurtic 6 Cambia ritmo al centrocampo del Parma, sicuramente più tambureggiante rispetto al compagno di squadra. Il Parma cambia baricentro delle giocate con lui)
Kulusevski 7 Un gol da star, propizia il secondo, sfiora altre due marcature. L'unica pecca, è morbido sulla rete di Zaccagni. Ha la faccia del diplomato e il fisico del palestrato. Più il talento del potenziale campione, la Juve gongola.
Cornelius 6 In archivio le triplette, stavolta mette i dorsali al servizio dei compagni. Quando decide di prender palla al piede, dimostra di non essere solo muscoli e prepotenza: l'abbrivio del gol di Kulusevski (dal 46' Gervinho 4.5 Ha scordato il talento, la corsa, la velocità, il brio, i polmoni, la corsa, negli spogliatoi)
Caprari 5 D'Aversa gli concede fiducia schierandolo dall'inizio, lui non la ripaga. Alla deriva nella trequarti scaligera, i dribbling latitano e la prestazione non riscuote applausi. (dal 61' Karamoh 4.5 Entra, non dribbla, conclude una volta e regala la parabola agli astronomi. Poi perde Verre sul 3-2 del Verona, un gol che ha sulla coscienza)
D'Aversa 5.5 Valuta male la condizione di Karamoh e Gervinho e i cambi son quelli che più pesano nell'economia finale della partita.

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