"Giù le mani!" e "Liberatela!": Sampdoria, il tempo scorre. E Comune e Regione monitorano
Il tempo scorre. Passano i giorni e il futuro della Sampdoria diventa sempre più indecifrabile. Sul campo la squadra di Dejan Stankovic ha visto turno dopo turno sfumare la possibilità di riagganciare il treno salvezza. La sconfitta contro il Torino di mercoledì non è una sentenza, forse quella è arrivata tempo addietro, ma semplicemente un avvicinarsi sempre di più all'aritmetica retrocessione. Che potrebbe arrivare alla prossima giornata in caso di successo di una fra Spezia e Verona e nel momento in cui a Udine dovesse arrivare l'ennesimo ko. Per quanto riguarda l'aspetto societario regna ancora l'incertezza con la composizione negoziata che sta andando avanti e lo spettro fallimento sempre più concreto fra le opzioni, purtroppo, da annoverare.
Tifosi preoccupati
C'è preoccupazione nell'ambiente. Fra i tifosi che non hanno mai ammainato le loro bandiere, pronti a cantare a squarciagola per i propri colori come hanno fatto encomiabilmente fin qua. Non sono mancate in questi mesi in città le manifestazioni di dissenso, civili ma decise, nei confronti dei due maggiori responsabili di questa situazione, Massimo Ferrero ed Edoardo Garrone, al grido di "Liberate la Sampdoria". Proteste che ultimamente sono entrate fra le mura del "Ferraris" con i fumogeni che hanno interrotto per dieci minuti la gara contro lo Spezia. Anche prima del calcio d'inizio contro i granata in Gradinata Sud è stato esposto uno striscione "Giù le mani dalla Sampdoria" con la squadra che si è unita al suo pubblico ritmando con le mani i cori dei sostenitori.
Comune e Regione vigilano
E nella giornata di ieri le autorità cittadine hanno voluto esprimere vicinanza al mondo Sampdoria. Con una nota congiunta il Sindaco Marco Bucci e il Governatore Giovanni Toti hanno espresso "il pieno sostegno ai dipendenti, ai tifosi e alla squadra dell'UC Sampdoria in uno dei momenti più difficili della sua storia - si legge nella nota -. Come istituzioni - pur non avendo nessuna responsabilità o possibilità di intervento diretto o indiretto, ma tenendo conto del fatto che si tratta di una realtà molto importante dal punto di vista sportivo, di immagine e occupazionale - abbiamo il dovere di continuare a monitorare l’evolversi della situazione societaria e ci auguriamo che la vicenda possa risolversi nel più breve tempo possibile in modo da garantire continuità e stabilità a un club che ha portato in giro per l’Europa il nome della nostra Liguria, con l’auspicio che la vicenda possa vedere l’intervento di realtà imprenditoriali e finanziarie di alto profilo e comprovata affidabilità".