FOCUS TMW - Inter, -140 milioni all'anno vendendo Lukaku e Hakimi. Come fa Zhang a tenere?
Il classico viaggio nei bilanci dei club di TuttoMercatoWeb deve fare i conti con una situazione disastrata, soprattutto dall'assenza delle plusvalenze. Mai come adesso i club sono indebitati e devono fare i conti con stipendi troppo alti e un'operatività che è ai minimi storici
INTER
Ci sono alcune cose buone e altre (molto) cattive nelle pieghe del bilancio dell'Inter 2021-22. La prima è che quasi certamente il fatturato consolidato - cioè quello senza le plusvalenze - migliorerà in questa stagione. Più incassi dal botteghino (ogni partita importante arriva a 6-7 milioni), più incassi dalla Champions League visto il passaggio del turno. Meno plusvalenze, questo è chiaro, probabilmente anche meno spese rispetto agli anni passati. Però è un gioco (e un gioco) ancora difficilmente sostenibile a lungo andare, senza una reale riduzione di costi e stipendi. La perdita è di 140 milioni, anche se trionfalmente è stato sottolineato come fossero 105 in meno dell'anno precedente. Solo grazie alle cessioni di Lukaku e Hakimi.
I diritti televisivi
Intervengono abbastanza fortemente in quel che è il bilancio nerazzurro. Perché ci sono quelli televisivi della nostra nazionale, fissati a 84,2 milioni, più quelli che arrivano dalla UEFA. L'anno scorso, con gli ottavi, erano 62,3 mentre in questa stagione probabilmente avranno un'impennata di una decina di milioni. In ogni caso, sui 439 milioni, ben 146,5 arrivano dai diritti televisivi: togliendo i 109 milioni derivati dal player trading, ecco che le tv incidono più o meno per il 45% del fatturato totale.
I costi
Considerando che l'Inter guadagna circa 330 milioni di fatturato senza le plusvalenze, ben 248 milioni vanno in costi di personale, mentre sono 168,7 gli ammortamenti, cioè i calciatori acquistati nel corso degli anni e che vanno ammortati di anno in anno. In soldoni: gli stipendi sarebbero quasi sostenibili, anche se incidono moltissimo, ma poi si è vissuto sopra le proprie possibilità sul mercato. Unica buona notizia: i costi sono passati da 568 milioni a 527, abbassando anche la perdita dell'esercizio.
Altri servizi
Oltre a personale e mercato, ci sono anche gli altri servizi a gravare per 64 milioni di euro. L'Inter fa sapere che l'aumento è principalmente dovuto alla spesa per gli agenti FIFA, ma non è credibile che ogni anno vengano spesi così tanti soldi solo per quello, considerando che di solito intervengono per il 10% sui trasferimenti. Il problema, tra bond e debiti, è come Steven Zhang ha intenzione di ripagarli. Sembra quasi voler prendere tempo, continuamente, per poi - forse - vendere il club, oppure far sì che vada a Oaktree. Il finale della storia è da scrivere, ma appare abbastanza scontato.