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Fiorentina-Juventus 2-0, le pagelle: Dybala & co, addii col flop. Diga viola in mediana

di Marco Conterio
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Risultato: Fiorentina - Juventus 2-0

Le pagelle della Fiorentina (di Dimitri Conti)

Terracciano 6 - Mai impegnato: se nelle due partite di stagione giocate con la Juve si era visto punito da tocchi velenosi a due passi dalla sua porta, stavolta non c’è neanche l’occasione.

Venuti 6 - Non deve essere semplice scendere in campo da fiorentino vero e (forse) con lo spettro dell’autogol di Coppa Italia negli occhi. Invece se la cava dignitosamente, prima di farsi male. Dal 61’ Odriozola 6 - Manca di condizione e si vede anche a occhio ma non per questo dispera: mette attenzione alla fase difensiva e non lascia spazi.

Milenkovic 7 - Qualche voce di mercato lo ha visto accostato, tra le altre, anche alla Juventus. Risponde sul campo giustificando interessamenti di mercato tanto altolocati. Ferma tutti.

Igor 6,5 - Tra le migliori rivelazioni stagionali della Fiorentina, conclude il campionato con una prestazione che racconta la sua crescita. Sempre sicuro e deciso, sia in marcatura che col pallone.

Biraghi 6,5 - Stantuffo della fascia, nelle sue progressioni partite da lontano sfociano gran parte delle trame offensive gigliate. Sforna un paio di cross golosissimi non sfruttati dai compagni.

Bonaventura 7 - Tocchi di troppo e momenti di lucidità alternata, ma è fondamentale che sia a lottare in area all’ultimo secondo del primo tempo. Così come la sua presenza nella ripresa.

Amrabat 7 - Tra i più in forma delle ultime settimane, viene preferito a Torreira e mostra chiaramente nei suoi novanta minuti più recupero il perché: praticamente perfetto, sia col pallone che senza.

Duncan 7 - Conclude un primo tempo confusionario come meglio non potrebbe, infilando la zampata da rapinatore d’area che lancia la Fiorentina verso l'Europa. Esce tra gli applausi. Dall’85’ Torreira 6,5 - Ha pochissimi minuti per incidere e ci riesce, conquistando il calcio di rigore che Gonzalez trasforma nel gol della sicurezza definitiva.

Gonzalez 6,5 - Non benissimo in fase offensiva, manca di cambio di passo e prontezza nel guizzo per piegare la molle resistenza di Sandro. Però lotta e trasforma il rigore che chiude i conti.

Piatek 5,5 - Titolare in quella che con ogni probabilità è la sua ultima partita con la maglia viola, non fa cambiare idea alla dirigenza con i fatti. Poche volte trova i varchi giusti, non vi affonda. Dall'85' Cabral sv.

Saponara 6 - Molto presente e coinvolto, sulla sinistra forma un triangolo di costante costruzione con Biraghi e Duncan. Dei tre, paradossalmente, è il meno pericoloso ma sa essere prezioso. Dal 70’ Ikoné 6 - Venti minuti più recupero nei quali si distingue più che altro per contributo nella fase difensiva.

Vincenzo Italiano 7 - L’ultimo match point disponibile per la sua prima Europa è, precedenti alla mano, il più duro. I 45’ iniziali sono governati dalla paura ma al secondo conclusivo ecco la luce data da Duncan. La ripresa è purissima gestione, per una vittoria allegriana che prende tratti ancor più decisi col rigore del 2-0.

Le pagelle della Juventus (di Marco Conterio)

Perin 6 Prende un gol sul primo palo ma è totalmente esente da colpe. L'ultima da secondo di questa stagione, in attesa di quelle che verranno. La sua storia non finisce qui. (dal 46' Pinsoglio 6 La prima in stagione per uno dei terzi più celebri del calcio italiano. Due grandi parate su Piatek e Odriozola ma senza un Pinsoglio a fare il tifo per lui in panchina)

De Ligt 5.5 Costretto a giocare terzino destro per le tante assenze di casa Juventus, da quella parte Biraghi spinge tanto e pure Saponara si fa sentire. Non tiene su la diga come dovrebbe: dovrà alzare il livello, per confermare speranze e aspettative da leader.

Bonucci 5.5 Capitan futuro chiude alla 200esima presenza al fianco di Chiellini. Da domani, per lui, sarà un'altra storia. Intanto è scontro duro con Piatek e nel finale stende in area Torreira per il rigore viola finale.

Chiellini 6 Chiellini chiude alla Chiellini. Ora l'America, Los Angeles, la Major League. Però esce dopo 45' perché si procura un taglio alla testa contro Piatek e deve fasciarsi la testa. Dopo 17 stagioni, è addio alla Juventus. (dal 46' Rugani 6 La Fiorentina, con Piatek, è poca cosa davanti e al fianco di Bonucci ha spazio per tenere a bada il polacco. Sarà pure per lui la chiosa sull'esperienza che non è andata come sognava?)

Alex Sandro 5.5 Brasile-Argentina è un vecchio classico della tradizione mondiale. Lo scontro con Gonzalez nel primo tempo finisce pari, ai punti pende dalla parte dell'albiceleste. Non una novità: per Alex Sandro sarà l'ultima alla Juventus?

Locatelli 5.5 Non dà geometrie e soffre il gran pressing della Fiorentina. Non ha la forma delle settimane migliori, è chiamato a prendersi le responsabilità che si caricava sulle spalle a inizio avventura.

Miretti 5 L'enfant prodige della mediana bianconera passa una serata viola. Perché manca pure gli appoggi semplici, non azzarda e non prende in mano il centrocampo. Il talento s'ha da fare, stasera però ha giocato solo sulla difensiva e poco da regista. (dal 76' McKennie sv)

Rabiot 5.5 Prova a dar pepe a una Juventus piatta e incolore. Nel primo tempo buone verticalizzazioni ma intorno è il deserto delle idee e della propositività dei compagni. Nel secondo tempo sparisce come una nuvola di fumo.

Dybala 4.5 Le jeux sont faits, l'ultima volta di Paulo Dybala è una notte di mancate prediche nel deserto. Non è stato il leader del dopo CR7 che la Juve sperava. Cercherà di ritrovare la gioia altrove.

Kean 4.5 28 milioni di euro, più 7 per il prestito, di errori. E' arrivato all'ultimo tuffo per colmare una parte del vuoto lasciato da Cristiano Ronaldo. Non pervenuto, anche stasera lo si è notato solo per qualche screzio con gli avversari. (dal 76' Vlahovic sv)

Bernardeschi 4.5 Dove tutto è iniziato, dove tutto finisce. La storia con la Juventus in questa partita: la speranza, l'aspettativa e poi lo scontro con la realtà. Sognava di meritarsi la 10, è andata come nessuno dei protagonisti auspicava. (dal 60' Akè 5 Entra e parte di gran carriera con un dribbling in solitaria. Biraghi dice di no, da lì non si vede praticamente più).

All: Massimiliano Allegri 4.5 La Juventus 2022/2023 raccontata da una partita. Poche idee e confuse. Chiaro, la tensione sportiva non era delle più alte, ma non ha saputo fare neanche della leggerezza la sua arma. Le serviranno più di Pogba e Di Maria.

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Lunedì 6 Maggio 2024
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