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Fiorentina, Italiano e la notte della consacrazione: il viaggio da Arzignano a Praga

di Pietro Lazzerini
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Da Arzignano a Praga e poi, chissà. Vincenzo Italiano si appresta a vivere la notte più importante della sua giovane carriera da allenatore, quella che lo potrebbe consacrare come uno degli astri nascenti della panchina nostrana. La finale di Conference League non sarà quella di Champions, ma è una vetrina internazionale che punta i riflettori anche sui condottieri che si sfideranno a singolar tenzone. Da una parte l'esperto Moyes, che punta alla vittoria anche per chetare qualche detrattore di troppo incontrato nella sua lunga carriera. Dall'altra proprio Italiano, chiacchieratissimo allenatore che dopo gli esordi in provincia, il passaggio con i successi di Trapani, quello con le vittorie di Spezia, ora è pronto per provare a togliere le ragnatele dalla bacheca viola.

In conferenza stampa Italiano non ha nascosto l'emozione. Ha mostrato il lato umano di un malato di calcio, che dovrà nascondere i sentimenti per non coinvolgere la squadra ma che in cuor suo vive ore di frenetica apprensione. Un po' come tutti coloro che amano la Fiorentina. Ha studiato tutto in modo maniacale, come sempre. Le parole da usare, i movimenti e ovviamente anche gli uomini da mandare in campo. È riuscito a mantenere un gruppo unito tra mille difficoltà, ha rilanciato giocatori che sembravano finiti nel dimenticatoio e ora, come in una grande famiglia, è pronto per portarli in gita all'Eden Arena, ad affrontare il West Ham sostenuto da decine di migliaia di tifosi e con il favore del pronostico, almeno secondo la stampa inglese che dà i viola per spacciati ormai da diverse settimane.

E va bene così, la Fiorentina in Europa è andata avanti sempre grazie alla sua umiltà. Quando ha vissuto una partita con un po' di spocchia ha rischiato di volare fuori, una lezione imparata fin da Basaksehir e ristudiata con cura dopo il doppio confronto contro il Lech Poznan. La Fiorentina dovrà essere operaia e artista insieme, umile nell'approccio, estrosa nella realizzazione dell'opera. Il West Ham è più forte, soprattutto fisicamente, ma non ha l'identità del gioco di Italiano, un marchio di fabbrica di cui ormai è stato anche depositato il Copyright. Conterà molto come le due squadre scenderanno in campo e dicendolo sotto voce ma con chiarezza, la Fiorentina ha sempre approcciato alla grande tutti i big match che ha affrontato in questi ultimi due anni.

Poi del domani non c'è certezza, come direbbe Dante davanti al maxi schermo del Franchi mentre aspetta il fischio d'inizio. Perché il Napoli da tempo corteggia Italiano, perché un cerchio si potrebbe chiudere anche solo dopo due stagioni. Ma sono discorsi rimandati a domani, anzi speriamo almeno di una settimana. Vorrebbe dire che nel mezzo ci sarebbe da piangere di gioia, come Firenze aspetta di fare ormai da 22 anni.

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Giovedì 2 Maggio 2024
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