Fiorentina, a gennaio serve una punta: italiani difficili, occhi all'estero. Piace Larsson
Oltre che un presente da correggere (il gol su azione gli manca ormai da due mesi) c'è anche un futuro senza Dusan Vlahovic che la Fiorentina deve già iniziare a costruire e che la dirigenza viola sta provando ad imbandire. Il sogno nel cassetto della dirigenza viola ha il nome e il cognome di Andrea Belotti, ma arrivare all'attaccante del Torino è impresa ardua vista la folta concorrenza per quello che, a costo zero, sarà senza dubbio un affare.
Nomi forse più raggiungibili sono quelli di Gianluca Scamacca e Lorenzo Lucca, ma anche nei loro casi le tempistiche portano all'estate e non a gennaio: da una parte il Sassuolo ha già fatto capire di voler tenere il centravanti almeno per questa intera stagione, dall'altra il Pisa è pronto a concedere condizioni più favorevoli a patto di poter tenere in prestito il classe '99 fino a giugno. Su entrambi, peraltro, è fortissima la concorrenza, anche delle big.
Guardando fuori dai confini nazionali, nelle ultime ore si è fatto largo il nome di Jordan Larsson, figlio d'arte (suo padre è il leggendario Henrik, icona di Celtic e Barcellona tra le altre) classe '97 che recentemente sembra aver perso la strada in uno Spartak Mosca in difficoltà. Che possa rilanciarsi a Firenze? Per assicurarselo servono circa 8 milioni di euro, anche se il precedente Kokorin suscita qualche pensiero particolare. Larsson o meno, un nome internazionale però potrebbe essere l'occasione di tamponare momentaneamente una mancanza, affiancando quindi Vlahovic, in vista della ricostruzione futura.