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Finale palpitante al Franchi, ma in realtà non esulta nessuno: Fiorentina-Parma finisce 3-3

di Dimitri Conti
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© foto di Federico De Luca 2021

Termina 3-3 la partita tra Fiorentina e Parma, con un finale palpitante e pieno di emozioni. Ma alla fine, probabilmente, non c'è nessuno che sorrida realmente.

Le scelte di formazione - Emergenza di uomini in casa Fiorentina: Prandelli, oltre a Ribery, Kouame e Kokorin, deve rinunciare anche a Bonaventura non ancora al meglio. Dentro dunque Borja Valero ed Eysseric dietro Vlahovic, sempre e solo panchina per Callejon. D'Aversa invece modula il suo Parma in un 4-3-3 con però Kucka che, abbassandosi spesso sulla posizione di trequarti centrale, tramuta il tutto in un 4-3-1-2.

Il Parma prova subito a imporsi - Chi ha disperato bisogno di punti, tra le contendenti, è ad oggi il Parma, e infatti è la squadra di D'Aversa che si prende il pallino del possesso e manovra con maggior intensità, arrivando per primo al tiro, anche se si tratta di un innocuo colpo di testa di Iacoponi da calcio d'angolo. Le trame ci sono, ma manca sempre la conclusione.

Primo tiro viola, primo gol - Una Fiorentina che per quasi mezz'ora è risultata a tratti impalpabile, si rivela invece cinica a sfruttare la prima occasione che crea. Su palla da fermo: il tocco corto libera al cross Pulgar, che disegna alla perfezione sulla testa di Martinez Quarta. L'argentino sfrutta un blocco e insacca il suo primo gol italiano, e in Serie A, oltre che con la Fiorentina.

Pareggio ducale, quasi vantaggio - La squadra di D'Aversa però non si perde d'animo e fabbrica subito una risposta, sfruttando anche un'ingenuità di Pulgar. Il cileno, forse mentre ripensava ancora al bell'assist per l'1-0, si china goffamente e tocca col braccio un pallone partito dal piede di Gervinho dopo una discesa. Abisso non ha dubbi e indica il dischetto: Kucka è freddo, ed incrociando col destro angola al punto che Dragowski non può arrivarci: 1-1 poco oltre la mezz'ora. Un altro giro d'orologio e il Parma rischia di passare anche in vantaggio, se non fosse reattivo Dragowski nel fermare con il destro la conclusione ad incrociare di Gervinho.

La difesa è un fattore viola - Il racconto del pomeriggio però pare ben improntato a presentare una Fiorentina cinica, e i ragazzi di Prandelli confermano le sensazioni poco prima dell'intervallo. E' il minuto 42 quando Pulgar, ancora lui, da una punizione sulla trequarti fa nascere l'azione che riporta avanti i viola, di nuovo grazie ad un difensore. Stavolta è Milenkovic ad approfittare di un pasticcio di Sepe nel tentativo di respingere la sponda di Pezzella, insaccando con una bella girata acrobatica. Con quel gol finisce di fatto anche il primo tempo: il cinismo della Fiorentina li fa rientrare avanti di 2-1 sul Parma negli spogliatoi.

Anche la ripresa parte piano - D'Aversa cambia subito una carta, togliendo Hernani per inserire Mihaila, ben più offensivo. I suoi nei primi minuti però lasciano campo alla Fiorentina, che da par suo non affonda con eccessiva decisione. Di fatto per più di metà della ripresa non succede quasi nulla, se si esclude un cross di Brugman non toccato da nessuno che fischia a lato del palo di Dragowski, ed altre sostituzioni, da una parte e dall'altra. Quasi senza tiri si arriva al 70'.

Kurtic sigla il gol dell'ex - E quasi dal niente Mihaila scodella un cross dalla destra, reso più velenoso dalla deviazione di Bonaventura: Malcuit si perde l'inserimento di Kurtic e gli lascia colpevolmente spazio. Lo sloveno ringrazia e infila la zampata dell'ex, riportando il pareggio sul tabellone del Franchi. Sembra tutto indirizzato verso il pari, e in effetti così sarà, però non con questo punteggio. C'è da arrivare a ridosso del novantesimo per capire il perché.

Ottovolante in zona Cesarini - Lì, infatti, succede quasi di tutto: prima Martinez Quarta sbatte sulla traversa, poi, sul prosieguo dell'azione è il Parma a colpire con un contropiede letale che vede Inglese servire l'assist vincente per Mihaila. Sembra il colpo da ko, ma la rimonta viola si concretizza anche con un po' di fortuna: Iacoponi gira nella sua porta il cross di Pezzella al 94', scrivendo così il 3-3 finale.

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