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ESCLUSIVA TMW - Siviglia: "Pronto ad allenare i grandi. Lazio, credo al rinnovo di Inzaghi"

di Riccardo Caponetti
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© foto di Federico De Luca

Sebastiano Siviglia sa cos'è la gavetta. E dopo sette anni di settore giovanile (l'ultima esperienza con la Primavera del Lecce la scorsa stagione), ora vuole "iniziare un nuovo percorso, mi auguro al più presto. Ho molto entusiasmo e avverto la necessità di volere qualcosa di più. Ho fatto molto con i giovani, ho avuto l'opportunità di mettere in pratica e di sperimentare le mie idee". Siviglia, ex difensore tra le tante di Verona, Atalanta e soprattutto Lazio, a TuttomwercatoWeb.com ha analizzato il momento dei biancocelesti.

Prima di toccare i temi legati alla Lazio, un commento sul calcio italiano: i club in Europa non hanno fatto bene quest'anno...
"Ci sono dei dati di fatto: ci sono tanti stranieri e questo non agevola la crescita o l'inserimento graduale di un giovane italiano. Bisognerebbe senza alcun dubbio investire di più nei giovani. Non è certo mettendo delle regole che fai crescere dei ragazzi. Per esempio in D molti giovani possibili talenti si siedono, perché sanno che le società hanno l'obbligo di farli giocare comunque. Rimango convinto che con il lavoro, gli addestratori giusti e un progetto verranno fuori molti giocatori. Come in Uruguay, che 3 milioni di abitanti e porta alla luce tanti calciatori".

Passiamo ai biancocelesti, quante possibilità hanno di entrare in Champions?
"La Lazio ha ancora una partita da recuperare contro una squadra abbordabile, ovvero il Torino. Se dovesse vincere, il margine con il quarto posto diventerebbe di pochi punti: quindi penso abbia ancora tutte le possibilità di entrare in Champions".

E il suo amico ed ex compagno Inzaghi rimarrà?
"Ha lavorato molto bene, portando avanti un progetto a tratti entusiasmante. Ci sono momenti in cui ci si confronta e anche le classiche schermaglie da rinnovo fanno parte del gioco. Le due parti devono pianificare il futuro e il rapporto è stato sempre ottimo: sono convinto che alla fine si troverà un accordo con Lotito".

Ha giocato anche con Radu, primo per presenze nella storia del club:
"Stefan ha fatto un grande percorso, quando era arrivato, da ragazzino, non era preventivabile che arrivasse a 401 presenze. Ha giocato una vita nella Lazio. È arrivato da ragazzino e ha avuto subito un rendimento importante. È sempre stato un punto di riferimento nello spogliatoio. La sua presenza è un valore aggiunto, ancora oggi è una garanzia tecnica e di esperienza. Non sta giocando perché a livello difensivo ci sono delle mancanze, ma perché se lo merita".

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