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ESCLUSIVA TMW - Dall’Instituto a Palermo, come Dybala. I fratelli Watson: “L’Italia un sogno”

di Alessio Alaimo
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Se a Palermo dici Instituto de Cordoba viene in mente un solo nome e cognome: Paulo Dybala. L’intuizione dell’epoca targata Maurizio Zamparini e Luca Cattani ha scritto alcune delle pagine più belle della storia rosanero. Franco Watson, classe 2002, che di ruolo ricopre lo stesso di Paulo e gioca proprio nell’Instituto, oggi si trova a Palermo. Il nonno Enrique, con origini palermitane, gli consentirà di conseguire il passaporto comunitario. Il giovane talento legato ancora da un anno di contratto con il club argentino riscuote consensi in casa rosanero, ma al momento nessuna trattativa concreta. Chissà. Franco e suo fratello Nicolas, centrocampista classe 98, anche lui in forza all’Instituto, si trovano nel capoluogo siciliano da circa venti giorni accompagnati dal loro manager José Scozzari (che in italia lavora in sinergia con la Quan dove Nicolas Spolli è attento osservatore) per espletare le pratiche burocratiche. Il passaporto comunitario aprirà loro tante possibilità di mercato. “Sono a Palermo per il passaporto. Certo, venire nella città che ha reso grande Dybala fa un certo effetto”, dice Franco Watson a TuttoMercatoWeb.

Piedi per terra, concentrazione massima sul presente. Ma l’idea di calcare il prato del Barbera che ha fatto conoscere Dybala al mondo intero prima di approdare alla Juve intriga parecchio il giovane argentino. “Oggi gioco per l’Instituto, sono concentrato sul presente. Giocare per il Palermo però, sarebbe davvero bello. Le mie caratteristiche? Come Paulo, sono rapido e mi piace giocare la palla. All’Instituto - spiega il classe 2002 - si parla sempre di lui, del giocatore importante che è diventato”.
Talento cristallino e una personalità invidiabile. “Prima di mio fratello parlo io”, dice sorridendo il giovane talento che all’Instituto gioca insieme a Nicolas. Il classe 98 fa legna e recupera palloni, lui arriva in porta spedito e fa gioire i tifosi. “Giocare con il proprio fratello è la cosa più bella che ci possa essere. Sarebbe bello continuare a farlo in Italia”. Magari proprio nel Palermo. Chi può dirlo. “La città è molto bella, è la prima volta che andiamo fuori dall’Argentina. Siamo qui per il passaporto. E speriamo di approdare in una squadra europea, ma oggi pensiamo solo all’Instituto”, racconta Nicolas. “Sono un centrocampista che in campo dà tutto, sempre”. La garra non manca. E l’idolo, neanche a dirlo è Gennaro Gattuso. “Ma oggi mi piace molto Verratti, anche se le caratteristiche sono diverse”. Franco e Nicolas, fratelli con il calcio nel sangue. Insieme nella squadra argentina che fu di Dybala. Oggi nella città italiana che ha reso grande Paulo. E un domani, chissà…

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