Di padre in figlio: Thuram, Mazzola, Maldini e gli altri. Quando lo scudetto è di famiglia
Per qualcuno, lo scudetto è una questione di famiglia. Ma sono pochi. Anzi, pochissimi. Marcus Thuram è l'ultimo di una lista a dir poco corta: quella dei calciatori figli d'arte, capaci di vincere un campionato di Serie A esattamente come aveva fatto loro padre. Nel caso dell'attaccante dell'Inter, papà Lillian di scudetti ne aveva vinti due, entrambi con la maglia della Juventus a inizio millennio.
Il primo fu, sempre con la maglia dell'Inter, Sandro Mazzola, che nel 1963 conquistò il primo dei quattro scudetti vinti in nerazzurro. Raccoglieva il testimone di Valentino Mazzola, capitano e icona del Grande Torino, capace di vincere cinque volte di fila la Serie A. Più unico che raro il caso della dinastia Maldini: da Cesare a Daniel (8 presenze e 1 gol nel Milan 2021/2022), passando ovviamente per Paolo, è l'unico cognome finora capace di essere indossato, con lo scudetto in mano, da nonno, figlio e nipote.
Tra Thuram e Maldini, ecco Giovanni Simeone, campione d'Italia l'anno scorso con la maglia del Napoli. Nel 2000 ci era riuscito suo padre Diego, guidando il centrocampo della Lazio. In quella squadra giocava anche Dejan Stankovic: suo figlio Filip era nella rosa dell'Inter campione d'Italia 2020/2021, ma non è mai sceso in campo. Discorso analogo per Carlo Cudicini (in rosa nel Milan '92/93 ma mai impiegato in quella stagione), figlio di Fabio (il ragno nero campione d'Italia nel '68) e per Lapo Nava (anche lui aggregato dalla Primavera nella rosa del Milan di due anni fa, ma senza giocare) figlio Stefano (scudettato nel '93 e nel '94 sempre con i rossoneri).