Collina: "Recuperi lunghi? Prima veniva chiesto il tempo effettivo, novità da accettare"
Attraverso delle dichiarazioni ai canali ufficiali della Fifa, l'ex arbitro Pierluigi Collina ha parlato dei numerosi minuti di recupero che ultimamente vengono assegnati sempre più frequentemente e delle polemiche che ne sono conseguite: "Per molto tempo, tifosi, giocatori, allenatori, club, organizzatori di competizioni e media hanno sottolineato l’esiguità del tempo effettivo di gioco nelle partite di calcio come un problema da affrontare. Hanno ritenuto inaccettabile che una partita di calcio abbia meno di 50 minuti di gioco, come spesso abbiamo visto.
È stato chiesto alla FIFA e all'International Football Association Board (IFAB) di occuparsi di questo problema e sono state proposte alcune possibili soluzioni, tra cui il sistema "stop-the-watch".
Dopo un processo di consultazione a cui hanno partecipato i rappresentanti di tutte le Confederazioni, compresa la UEFA, l'IFAB ha raccomandato agli arbitri di calcolare il tempo di recupero in modo più accurato, applicando i criteri stabiliti dalle Regole del gioco (Regola 7, articolo 3).
Questa raccomandazione non riguarda l'aggiunta di minuti alla partita, ma la compensazione del tempo non giocato, e solo in circostanze specifiche. Da anni gli arbitri recuperano il tempo perso per la sostituzione di un giocatore e per gli infortuni aggiungendo rispettivamente 30 secondi e 1 minuto; una volta introdotto il VAR, anche il tempo perso per il suo intervento viene recuperato. Molto spesso questa quantità di tempo non corrisponde a quella realmente persa.
Se una partita non ha perdite di tempo significative, non c'è bisogno di aggiungere altro recupero. I calci di rinvio, i calci d'angolo e le rimesse laterali fanno parte della partita e il tempo impiegato per la loro esecuzione non deve essere recuperato.
Questa raccomandazione di calcolare in maniera accurata il tempo di recupero non influisce negativamente sulla salute dei giocatori, perchè semplicemente compensa il tempo che è stato perso, senza aggiungerne.
Sono certo che la stragrande maggioranza della comunità calcistica è d'accordo. La reazione che abbiamo avuto alla FIFA World Cup 2022 e alla Women’s World Cup 2023, sia da parte delle squadre che degli spettatori, è stata molto positiva. Un sondaggio condotto dal World League Forum ha dimostrato che il 90% dei suoi membri era d'accordo con i criteri che hanno iniziato a essere applicati al Mondiale 2022.
La raccomandazione data agli arbitri in Qatar ha portato a un tempo di recupero medio di 10'30" per partita, cioè non molto di più degli 8' già concessi in precedenza in molti campionati.
Vorrei elogiare gli arbitri che hanno applicato correttamente quanto raccomandato dall'IFAB, anche nelle competizioni UEFA. Infatti, è interessante notare che nelle partite di playoff recentemente disputate, la media del tempo di recupero concesso è stata di 10' in Champions League, 9'12" in Europa League e 10'08" in Conference League.
Questo dato è assolutamente in linea con quanto visto in tutto il mondo. Capisco che qualsiasi cambiamento delle Regole del Gioco, o semplicemente della loro interpretazione, come in questo caso, possa essere visto con scetticismo da alcuni ma, come nel caso dell'introduzione del VAR, quando i cambiamenti sono in difesa del calcio, finiscono per essere accettati".