Menù Notizie

Candreva, Biglia, Keita e Anderson, le cessioni con cui Lotito ha costruito l'attuale Lazio

di Riccardo Caponetti
Foto
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Candreva, Biglia, Keita e Felipe Anderson, in rigoroso ordine temporale di quando hanno lasciato la Lazio. In pochi nel mondo biancoceleste, nei giorni delle quattro ufficialità, vedevano di buon occhio queste operazioni in uscita, vantaggiose sì economicamente ma non tecnicamente. Due aspetti però secondari, subalterni alla precisa strategia delle scelte di Lotito e Tare. Ovvero una chiara volontà di non voler trattenere alcun giocatore che avrebbe potuto creare, se blindato senza piena convinzione, malumori nel corso della stagione. Il duo alla guida della Lazio voleva e vuole tutt’ora soltanto calciatori entusiasti del progetto e della squadra biancoceleste. Keita, Biglia e Felipe Anderson - e ancora prima anche Candreva - erano considerati dei top player, ma avevano ambizioni diverse ed erano stati sedotti da altri club.

La società ha accontentato i quattro e ha incassato rispettivamente 20, 20, 30 (più bonus) e 40 milioni. Quattro super plusvalenze, che, contemporaneamente, hanno dato a Lotito la forza di tenere alcuni gioielli come Milinkovic, ma questa è un’altra storia. Ed è proprio di quelle scelte di è figlia l’attuale Lazio di Inzaghi, che fa dell’unione e della coesione di gruppo il proprio punto di forza. Nessuno è scontento, tutti sono al pieno servizio della causa. Dei meriti poi vanno assegnati anche al ds Tare, che non ha sbagliato a suo tempo nel scegliere i sostituti. Luis Alberto per Candreva, Leiva per Biglia e Correa per Felipe Anderson: al posto di Keita, andato via a fine agosto, è arrivato in prestito Nani, una delle uniche soluzioni possibile a quel punto del mercato.

A parte il brasiliano ex Liverpool, da subito al centro della squadra, gli altri due hanno faticato ad imporsi, specialmente il ‘Mago’ spagnolo, che addirittura al suo primo anno a Roma aveva pensato di abbandonare il calcio. Per fortuna di tutto il movimento, non l’ha fatto. Ora sono tutti completamente integrati nel meccanismo della Lazio, seconda in classifica a -1 dalla Juventus e con due coppe nazionali vinte nel 2019. Nessuno ha la riprova di come sarebbero andate le cose se Lotito avesse evitato, anche forzando la mano, le quattro cessioni sopracitate. Ma è inevitabile che i risultati raggiunti diano ragione alla società per aver messo in cima alle priorità la salvaguardia dell'armonia dello spogliatoio, anche a discapito dei nomi sulle magliette. Un atteggiamento che ha sempre avuto e che continuerà ad avere.

Altre notizie
Lunedì 6 Maggio 2024
00:45 I fatti del giorno Carattere e Noslin, tre punti pesanti per l'Hellas con la Fiorentina. Dubbi sul gol del 2-1 00:41 I fatti del giorno Un punto più utile al Frosinone che all'Empoli: la paura di perdere supera la voglia di vincere 00:38 I fatti del giorno Un pareggio che avvicina il Lecce alla salvezza. Il Cagliari deve ancora lottare 00:34 I fatti del giorno Festa promozione rinviata per il Como, Feralpisalò in Serie C: la 37a giornata di Serie B 00:30 Serie A TOP NEWS Ore 24 - Lautaro giura amore all'Inter, Allegri alimenta i dubbi sul suo futuro
00:26 Serie C Pescara, Brosco: "Possiamo dare fastidio a tutti, l'Adriatico sia una bolgia" 00:23 Serie A De Rossi soddisfatto: "48 ore fa eravamo stanchi morti, oggi una partita di cuore e gambe" 00:19 Serie B DS Feralpisalò: "Ci abbiamo provato fino all'ultimo, la squadra ha dato tutto" 00:17 Serie A Leao risponde ai fischi? Messaggio social: "C'è gente che non conosce il significato..." 00:15 Serie AVideo Retegui, Giroud, Ekuban... Milan-Genoa gara dei bomber (e dei fischi): gli highlights del 3-3 00:12 Serie A Condò: "Inter poco motivata, il Sassuolo molto. Altrimenti il ko del Mapei non si spiega" 00:08 Serie A Florenzi torna ad assaporare la gioia del gol: non segnava in Serie A da quasi 750 giorni 00:04 Serie B Reggiana, Nesta: "Nei minuti finali non esiste questa gestione dell'arbitro, così non va" 00:00 Accadde Oggi... 6 maggio 1956, Fiorentina campione d'Italia per la prima volta nella storia: basta l'1-1 di Trieste 00:00 A tu per tu …con Giocondo Martorelli 00:00 Editoriale Roma e Juve ci avete divertiti. Chiesa un sorriso per Spalletti. Svilar un muro. Inter che brutta figura. Pioli il compromesso giusto per il Napoli. Emozione Eriksson
Domenica 5 Maggio 2024
23:59 Serie A Bremer difensore goleador (di testa): nessun collega ha segnato di più in Europa dal 2019-2020 23:56 Serie B Venezia, Pohjanpalo: "Blindare il terzo posto era l'obiettivo primario, ora vedremo" 23:53 Serie A Allegri: "L'occasione di Abraham? Ho avuto paura anche guardando il replay..." 23:49 Serie B Videomessaggio di Zola: "Parma straordinario, complimenti. Tanti meriti a Pecchia" 23:45 Serie A Dov'è finito il corto muso? La Juve non pareggiava 4 gare consecutive in A dal 2012 23:45 Serie ALive TMW Juventus, Allegri: "Contento della prestazione di Vlahovic" 23:42 Serie A Roma, N'Dicka: "A Udine più paura che male, ora mi sento bene. Leverkusen? Tutto è possibile" 23:38 Serie A McKennie: "Non siamo contenti. Futuro? Spero di rimanere, vogliamo tornare a vincere lo scudetto" 23:34 Calcio estero Lo Sporting è campione di Portogallo! Benfica ko, la festa può cominciare 23:30 Serie A Allegri: "Cosa farò l'anno prossimo? Non lo so, ormai solo a Livorno non me lo chiedono" 23:30 Serie ATMW Roma, De Rossi: "Mancato rosso a Weah errore pesante ma ci può stare" 23:27 Serie A De Rossi: "Fastidio all'adduttore per Dybala, dice che non è nulla di clamorosamente grave" 23:23 Calcio femminile Roma Femminile, giro di campo all'Olimpico per celebrare la vittoria dello Scudetto 23:19 Serie A Roma-Juventus 1-1: le pagelle, il tabellino e tutte le ultime sulla 35^ giornata di Serie A