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Brighton, il CEO Barber: "Siamo delusi, ma fatta la storia. De Zerbi non accetterà un 4-0"

di Alessio Del Lungo
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Paul Barber, CEO del Brighton, ha rilasciato una lunga intervista a Talk Sport, parlando della sconfitta per 4-0 contro la Roma: "Siamo delusi, non abbiamo ottenuto il risultato in campo, ma non è una serata da dimenticare, abbiamo fatto la storia di questo club partecipando agli ottavi di Europa League. Purtroppo ieri sera non è andata come volevamo, ma ci sono ancora 90 minuti da giocare anche se sappiamo non essere facile ribaltare il risultato. Sono comunque orgoglioso di quello che i giocatori e lo staff tecnico hanno ottenuto e di come si sono comportati i tifosi nonostante le provocazioni. Dispiace quando le cose non vanno e sono triste per i due ragazzi che sono stati feriti, fortunatamente non è grave, ma non ti aspetti che succeda. Abbiamo dato molti avvertimenti sui pericoli e alla fine sono tornati tutti a casa sani e salvi, questo è l’importante”.

Aveva paura che potessero succedere lanci di bottiglie e monete da parte dei tifosi?
"Si abbiamo avvertito dei pericoli, ma non tutti i 70.000 che c'erano allo stadio si sono comportati così, chiariamolo. Sono stato in città la sera prima e il clima era accogliente e cordiale. Quindi la maggior parte delle persone non si sono comportate come quei tifosi. Purtroppo succede spesso nel calcio da anni, tutto quello che possiamo fare e denunciarlo alle autorità locali e all’UEFA. Ieri abbiamo fatto vedere al delegato UEFA cosa stava effettivamente accadendo così che prendesse appunti e vedremo cosa succede. È un peccato perché il team esecutivo, l’amministratore delegato della Roma sono persone fantastiche e credo siano delusi dai loro stessi tifosi” .

Come si aspetta che sarà la partita di ritorno a livello di “temperatura” sugli spalti
“Innanzitutto penso sia importante che la gente non reagisca a quello che è successo ai nostri due tifosi, non vogliamo una vendetta. Poi ho fiducia nelle nostre autorità locali e sono sicuro garantiranno un ambiente sicuro per i 1.500 tifosi della Roma che arriveranno. Dobbiamo fare affidamento sulla stragrande maggioranza dei tifosi così che sia una bella partita. Roberto non accetterà una sconfitta per 4-0 e cercherà di far dare il massimo ai suoi, tutto può succedere in una partita e spero solo sia una bella serata di calcio”.

La Roma porterà dei membri del proprio staff di sicurezza?
“Si, i due staff collaboreranno, noi vogliamo che sia una gara sicura e piacevole”.

Come può rinforzare questa rosa come ha indicato De Zerbi in conferenza?
“Roberto ne ha parlato con Tony circa 100 volte, quindi so bene la situazione. Va inserita nel contesto in cui siamo, non vogliamo fare degli infortuni un alibi perchè ieri avevamo una buona squadra e non abbiamo giocato bene. Però, sai, ci manca Pedro, Mitoma, March, Milner, questi sono giocatori chiave: il capocannoniere, il nostro miglior assista, poi Milner che dà molta esperienza alla squadra. Non sono scuse, ma fatti, probabilmente con loro disponibili non era necessario un grande rinforzo nella finestra estiva e invernale, ma il calcio è così. Non siamo stati fuori dalle prime 9 della Premier nonostante tutto, De Zerbi sta facendo un lavoro fantastico così come i giocatori e i tifosi. Ma questo fa parte integrante del giocare per la prima volta una competizione europea e stiamo imparando come imparare a giocare a questi livelli. Da questa batosta dobbiamo uscirne insieme come club”.

Il rendimento della stagione, come lo spiega?
“Sai quanto sia facile venire a parlare qui quando le cose vanno bene, ma è importante farlo anche quando non vanno. Abbiamo avuto tre sconfitte in una settimana, ma ci sono un paio di fattori da considerare. Il carico di lavoro è stato importante e ci sono state tante partite in un breve periodo di tempo, ma i grandi club devono affrontare questi problemi. Poi gli infortuni hanno aggravato la situazione perchè il mister non ha potuto fare le rotazioni come avrebbe voluto. Poi ci sono casi in cui il rientro da un infortunio è complicato. Per esempio Enciso: è giovane, ha grande talento, ma è rientrato da un grave infortunio e non ha ancora fatto 90 minuti interi. È una combinazione di fattori, forse alcuni giocatori non sono nella migliore forma, ma se elimini i gol di Pedro, i gol e gli assist di Mitoma, diventa più complicato. È dura perchè cambiano le routine con quattro competizioni, anche il viaggio di ieri per tornare alle 2.30 del mattino. Non sono scuse, ma fatti che fanno parte del processo di apprendimento”.

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