Bonaventura, Castrovilli, Duncan e Kouame: le quattro scadenze della Fiorentina
Giocatori in scadenza, l'analisi di TMW. In casa Fiorentina, al di là delle ore di profondissimo lutto per via della scomparsa del direttore generale Joe Barone, c'è ancora un futuro da dover programmare e questo passerà anche dalle conferme o meno dei quattro giocatori di proprietà presenti nella attuale prima squadra viola con il contratto in scadenza il 30 giugno prossimo.
Il caso che ha fatto più rumore in assoluto, da gennaio in poi, è quello che riguarda Giacomo Bonaventura. Arrivato al gelo con la società in inverno per le mancate discussioni sul rinnovo, le avances della Juventus mandate a vuoto avevano rischiato di creare una voragine nei rapporti, ma così non è stato. Nelle idee della società (che adesso, naturalmente, dovranno comunque essere rivalutate) c'era quella di portare avanti nuove discussioni con Bonaventura per un nuovo accordo fino al 2025, anch'esso comprensivo di opzione come quello attuale (al 70% delle presenze, infatti, la scadenza slittava di un anno).
Hanno un'opzione inserita nei rispettivi accordi anche Christian Kouame e Alfred Duncan. Protagonisti della seconda linea viola delle ultime stagioni, entrambi stavano parlando da tempo con la società a proposito di firme su nuovi contratti. Sembrava ormai cosa fatta per l'attaccante ivoriano (reduce peraltro da una brutta convivenza con la malaria di rientro dalla Coppa d'Africa), ma il lutto per Barone fa slittare tutto in avanti.
Ultimo ma non ultimo, Gaetano Castrovilli. Il centrocampista l'estate scorsa è stato ad un passo dall'addio, con destinazione Premier League. La sua cessione al Bournemouth era ormai cosa fatta, ma le visite mediche hanno fatto emergere gravi problemi al ginocchio che l'hanno tenuto fermo fino ad oggi. Dopo la sosta Italiano conta di riaverlo in buone condizioni, almeno per la Serie A (è fuori dalla lista UEFA per la Conference), la stessa speranza che conserva in cuor suo il calciatore stesso, desideroso di farsi rivedere su buoni livelli per poter scrivere così per se stesso un finale differente rispetto alle attese.