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ESCLUSIVA TMW - Tazzioli: "Sensi, crack già a San Marino. Sembra Xavi"

di Marco Conterio
Daniele Mascolo/PhotoViews
Daniele Mascolo/PhotoViews
Fabrizio Tazzioli, a San Marino, ha visto sbocciare il talento. L'ha fatto crescere, maturare, prima che esplodesse ad alti livelli. All'ombra del Titano, il tecnico di Barga ha infatti lanciato talenti come Stefano Sensi e Amadou Diawara. Il nerazzurro è uno degli uomini copertina di questo campionato e di lui Tuttomercatoweb.com ha parlato con Tazzioli. "Tecnicamente e come intelligenza calcistica non ha nessun tipo di problema. E' uno che inventa calcio, non avevo dubbi a riguardo, poi ha fatto dei miglioramenti atletici che gli consentono di emergere anche nella massima serie. Ci ha messo più di altri, nel motore aveva bisogno di mettere i giri giusti. Può andare ancora a crescere, tecnicamente è una roba incredibile, gli ho visto fare cose incredibili".
Da regista o da mezzala?
"Lo presi davanti alla difesa, gli dissi di giocare dall'altra parte del campo perché era troppo bravo. Era inutile farlo giocare nella nostra metà campo, doveva ricevere palla nella metà campo avversaria: fece un miglioramento importante, iniziò a segnare e a fare assist".
Poi è tornato anche alle origini.
"A Cesena lo rispostarono, quel che intravedevo quando era a San Marino era la cosa giusta: è un incursore o un trequartista, una mezzala completa che con la sua qualità può fare tutto".
Chi le ricorda?
"Ha una cadenza ispanica, ha qualità tecniche e visione di gioco superiori alla media. Posso dire Xavi, Iniesta oppure Wesley Sneijder, uno con qualcosa in più".
Che ricordi la legano a Sensi?
"Era giovane, aveva qualche difetto ma gli dicevo che aveva la possibilità di giocare a grandi livelli. Ricordo una mattina durante una trasferta, davanti all'hotel c'era un suv e gli dissi 'ascolta Stefano, tra due anni quello ce l'hai e non ti deconcentrare... Ho allenato in Lega Pro e D, ma ho allenato anche grandi ex giocatori e le sue qualità erano superiori. Peraltro è nella mia squadra del cuore'.
Lei a San Marino ha lanciato anche un altro grande talento della Serie A: Amadou Diawara, ora alla Roma.
"E' della stessa nidiata: Diawara si allenava, non era stato tesserato, c'erano ancora dubbi. Il primo allenamento dissi: prendetelo, tesseriamolo, ma era minorenne e arrivò l'ultimo giorno di mercato e giocò subito contro l'Ascoli. In quindici partite esplose e andò subito in A. Non aveva mai fatto una partita, veniva da una scuola calcio".
Chiudiamo col suo presente, col suo futuro.
"Aspetto l'opportunità di allenare, in modo serio. E' merce rara poterlo fare, è diventata una giungla nelle serie inferiori ma ho tanta voglia di ripartire, spero di farlo presto, dove possa fare calcio. E poi è bello veder giocare i miei ragazzi".
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Venerdì 26 Aprile 2024