Bergomi alla Gazzetta su Brehme: "Dando palla a lui, sapevi di averla messa in banca"
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In un'intervista a La Gazzetta dello Sport, Beppe Bergomi ha voluto ricordare il suo ex compagno Andy Brehme (con cui ha vinto con l'Inter lo scudetto die record 88/89) scomparso nella giornata di ieri: "Umiltà e umanità. Semplice, solare, gioioso, sapeva ridere: gli piaceva vivere. Io ero malato di Andy: ci sentivamo almeno due volte al mese, e se non gli rispondevo quando chiamava, erano messaggi di fuoco".
Un tedesco italiano...
"In Germania era una specie di mito, ricordo il suo addio al calcio a Kaiserslautern: stadio non pieno, strapieno, non era voluto mancare anche Franco Baresi. Però lui amava l’Italia, veniva appena poteva e non vedeva l’ora di farlo. Aveva anche preso una casa a Bardolino con la nuova compagna, Susanna, sono andato a trovarlo due volte. Mi raccontò del libro che aveva scritto, quasi trecentomila copie vendute nel suo Paese: voleva tradurlo in italiano e presentarlo a Milano".
Il compagno di squadra.
"Discorsi pochi, tanti fatti. Portò l’esperienza, lo spessore internazionale, che servivano ad una buona squadra per fare anche il salto europeo: e arrivò la Coppa Uefa, più di 25 anni dopo l’ultimo trofeo".
Il calciatore.
"Diciamo pure il campione. Semplicemente, aveva tutto: sinistro e destro, cross, tiro, personalità. Palla a lui e sapevi di averla messa in banca".