Le probabili formazioni di Inghilterra-Danimarca: Kane sfida Dolberg, Kjaer dal 1'
Come nel 1966. Come quel magico mondiale in cui gli inglesi riuscirono a salire sul tetto del mondo. Questa volta siamo all'Europeo e la competizione non ha coinvolto soltanto un paese, ma le final four si disputeranno proprio a Wembley. Un'occasione più unica che rara per l'Inghilterra a secco di trofei proprio da quel 30 luglio davanti ai 93.000 che presero parte a una partita storica. Il fattore Danimarca però potrebbe ribaltare ogni pronostico, gli uomini di Hjulmand hanno rimesso insieme i pezzi dopo la vicenda Eriksen e sono tornati in una semifinale continentale a distanza di 29 anni. In quel frangente i danesi non dovevano nemmeno far parte dell'Europeo, ma un intreccio politico regalò al calcio una delle ultime imprese romantiche. Con queste premesse tutto può ancora accadere.
COME ARRIVA L'INGHILTERRA - Le lamentele non sono mancate, come al solito. Poco spettacolo e parecchia concretezza negli ultimi 16 metri, gioco basato sugli strappi dei singoli e poche giocate che saltano all'occhio. Tra pregi e difetti però risalta all'occhio un dato interessante: zero gol subiti nelle prime 5 gare del torneo. La nazionale di Southgate ha praticamente stupito tutti, il 4-0 all'Ucraina ha sentenziato il dominio della compagine inglese in un Europeo che fatica a trovare padroni. Proprio per questo motivo ci saranno pochi cambi rispetto alla vittoria contro la squadra di Shevchenko: Pickford in porta con la difesa a quattro composta da Walker, Stones, Maguire e Shaw. In mezzo al campo confermata la coppia Rice-Phillips, con Mount e Sterling a supporto di Kane. Sulla destra l'unico dubbio, al momento Saka è favorito su Sancho.
COME ARRIVA LA DANIMARCA - Due gare e otto gol fatti contro Russia e Galles, poi il 2-1 rifilato alla Repubblica Ceca. La nazionale danese avrà avuto un pizzico di fortuna per quanto riguarda il tabellone, ma Kjaer e compagni hanno ampiamente meritato questa semifinale. La Danimarca gioca e fa divertire, crea occasioni da gol e riesce a mettere in difficoltà chiunque. Con l'assenza di Eriksen il ct Hjulmand è passato al 3-4-3 con Dolberg unica punta (3 gol messi a segno fino a questo momento) e la coppia Braithwaite-Damsgaard sulle corsie esterne. Delaney e Hojbjerg si piazzeranno in cabina di regia con i due "italiani" Stryger Larsen e Maehle sulle fasce. In difesa Kjaer guiderà il reparto affiancato da Christensen e Vestergaard, mentre in porta ci sarà Schmeichel.