Pordenone-Venezia, I ramarri visti da Perosa

Anche nella prima gara del 2018, seppure amichevole, il Pordenone conferma di trovarsi meglio con squadre di categorie superiore.

Il problema è che nelle categorie superiori bisogna arrivarci vincendo il proprio girone di terza serie o i playoff di serie C. Intanto i ramarri si godono questa nuova impresa e, anzi, si rammaricano pure per aver subito il pareggio dal più quotato Venezia nei minuti di recupero a opera di Modolo.

Altrimenti avrebbero bissato il 2-1 con il quale lo scorso agosto avevano eliminato i leoni dalla Tim Cup al Penzo. Positivo il fatto che a firmare il momentaneo 2-1 al 77’ sia stato il neoarrivato Zammarini, entrato in campo da appena 9’. Gol che ha contribuito a dissipare la nostalgia sorta fra il popolo neroverde al 20’ del primo tempo, quando Sergiu Suciu, ex rimpianto sempre al Bottecchia, aveva sbloccato il risultato portando in vantaggio i lagunari. Il pareggio prima dell’intervallo era stato siglato da Parodi, lesto a ribattere in rete la palla che, calciata da fermo da Burrai, aveva centrato la traversa ospite.

LE PAGELLE del 3-5-2 di Colucci.

Perilli 6 (35′ st Meneghetti 7); Parodi 6.5 (30′ st Formiconi 6), Stefani 7, Bassoli 6; Buratto 6 (st 23’ Zammarini 7), Misuraca 6.5 (30′ st Danza 6.5), Burrai 6.5, Silvestro 6, De Agostini 6 (1′ st Nunzella 6.5); Raffini 6 Magnaghi 6.

I MIGLIORI

ZAMMARINI – Non è che il neoacquisto abbia fatto cose straordinarie, ma è andato in gol dopo appena 9’ dal suo ingresso, dimostrando grande freddezza e precisione. Giusto quindi premiarlo. Auspicio favorevole per il resto della stagione per lui, la squadra, la società e il popolo neroverde che non ha perso la speranza di vedere dopo agosto un derby col Venezia con veri punti in palio.

STEFANI – Il migliore in campo. E’ strano come l’allievo ed emulo di Franz Baresi non abbia trovato fortuna in categorie superiori che ancora oggi meriterebbe. Pure contro i leoni di San Marco ha dimostrato di capire sempre prima degli altri dove sarebbe arrivata la sfera o il sentiero che avrebbero cercato di precorre gli avanti avversari.

MENEGHETTI – Classe 2001, il giovane portiere della Berretti di Filippo Cristante è entrato all’80’ senza tradire emozioni mentre si stava sviluppando il forcing dei veneziani per acciuffare il pareggio. Sicuro nelle uscite, reattivo negli interventi. Incolpevole sul gol di testa di Modolo finito nell’incrocio alla sua destra dove non sarebbe arrivato nemmeno l’Uomo Ragno.

ULTRAS - Un centinaio al seguito del Venezia. Gente che ama la squadra e che non la abbandona nemmeno nelle amichevoli. Hanno cantato senza sosta, anche quando i leoni erano sotto di un gol. Il doppio quelli di Pordenone nell’altra gradinata. Anche loro hanno sostenuto la squadra senza sosta spendendo un sabato pomeriggio al Bottecchia per un match senza punti in palio. Correttissimo, senza insulti, il duello canoro fra le due fazioni.