Dai fasti con il Pordenone a quelli con la Juve Stabia: Lovisa si riprende la Serie B
"Sarà un anno importante per la Juve Stabia e anche per me. Non sono venuto qui a scaldare la sedia, anzi, avrò massima serietà e dedizione. Le scelte tecniche si possono sbagliare, non ho questa presunzione, l’importante sarà sbagliare poco": e, alla luce dei fatti, verrebbe da dire che gli errori sono stati praticamente zero, perché il traguardo è stato raggiunto, e la Juve Stabia è tornata in Serie B, dopo quattro anni dalla sua ultima apparizione cadetta. E parte del merito di questo traguardo è suo, del Direttore Sportivo Matteo Lovisa.
Ventotto anni, arrivato la scorsa estate in Campania, subito dopo la sua abilitazione al ruolo a margine del corso organizzata da Adicosp, Lovisa è alla sua prima esperienza al sud, dove approda dopo una lunga militanza nel Pordenone, con il quale ha raggiunto i suoi primi grandi traguardi sportivi, segnando indelebilmente la storia del club friulano, non iscritto in nessun campionato dopo l'istanza di fallimento dichiarata la scorsa estate. Vittoria del campionato di Serie C (Girone B) nella stagione 2018/2019, semifinale playoff in Serie B nell'annata immediata successiva e comunque un secondo posto nel Girone A di terza serie prima della scomparsa dei ramarri: un buon bottino, per un ragazzo che si trovava alle sue prime armi. Ma che ormai - pur rimanendo tra i più giovani direttori del panorama calcistico - è navigato a sufficienza.
Ai risultati sportivi, si aggiunge l'aver reso possibile l'exploit di talenti del calibro di Michele Di Gregorio, portiere del Monza, e Tommaso Pobega, centrocampista del Milan, e varie intuizioni di mercato e asset, tra le quali anche quella annuale, con la rosa gialloblù che, rispetto alla passata stagione, ha visto cambiare ben 25 giocatori su 28.
La Juve Stabia, in tempi non sospetti, ha deciso di blindarlo, ma Serie A e B iniziano a bussare alla sua porta. Chiaro, la categoria delle Vespe cambia ora tutte le carte in tavola, ma vedremo quello che sarà il suo futuro. Intanto, è tempo di godersi la festa.