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Foschi: “Sono carico, voglio vincere. Questo è un gruppo con dei valori”

di Luca Aprea
per Amaranta.it

Livorno – Il ciclone Spinelli lo ha catapultato su una delle panchine più ambite dell Serie C proprio alla vigilia di uno scontro diretti decisivo. Luciano Foschi torna a Livorno (era stato già in amaranto come vice di Mimmo Di Carlo) nel modo più rocambolesco possibile ma estremamente determinato: “Lo scorso anno ho fatto un ottimo campionato ed ero arrabbiato per essere rimasto a casa. Quindi ho una carica agonistica molto forte e devo trasmetterla ai giocatori. La cosa che mi piace di questo gruppo, molti sia perché li ho allenati sia perché ci ho giocato contro, è che sono persone con dei valori. Chi fa il mio mestiere sa che si può incappare in momenti di difficoltà, sono stato chiamato io e la cosa mi fa molto piacere. Quando vieni chiamato in un posto dove sei stato in precedenza vuol dire che qualcosa di buono hai lasciato”.

“Venire a Livorno – ha aggiunto Foschi - per me è una grande opportunità e mi interessa fare qualcosa per vincere, non per i soldi. Poi il prossimo anno se ne riparlerà. Intanto voglio portare la squadra in B perché i valori veri vengono prima”.

Foschi si è poi soffermato sullo staff che lavorerà con lui e sulla posizione, tutta da verificare, di Igor Protti: “Ho detto a Signorelli di portare con me Jurij Cannarsa perché è stato un mio giocatore e voglio averlo nel mio team. Spinosa lo conosco benissimo e dobbiamo unire questo gruppo già presente. Conosco benissimo Igor, abbiamo giocato insieme, è stato al mio matrimonio. Non voglio entrare nelle sue dinamiche, ma lui sa cosa vorrei io”.

Sul campionato: “I giocatori devono capire che hanno la possibilità di “passare alla storia”, perché una promozione vuol dire questo: ha un grosso valore e devo lavorare su questo. L’Alessandria lo scorso anno aveva buttato via un campionato, eppure alla penultima giornata ha avuto la possibilità di vincerlo perché la Cremonese aveva perso con il Livorno. Le occasioni ci sono sempre, fino alla fine”

Infine un pensiero per il suo predecessore: “Andrea l’ho avuto come mio giocatore. È una persona in gamba e speravo potesse portare il Livorno in B. Quando si è in queste situazioni, si fa fatica a capire qual è il vero problema: a volte è mentale, a volte fisico o a volte tecnico”.


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