Livorno - Ecco il comunicato che ci ha inviato il presidente del CCL Ivano Falchini, sull'organizzazione della trasferta di Lucca:
Quanto accaduto, in merito ai biglietti di Lucchese-Livorno, è vergognoso e conferma, se ce ne fosse bisogno, della scarsa considerazione che hanno gli organi, calcistici e non,dei tifosi. Oramai siamo trattati come indesiderati, palle al piede da cercar di costringere a rimanere a casa! Non sono bastati neppure 20 giorni di fermo del campionato per decidere, con congruo anticipo, se lo stadio fosse agibile e se ci volesse o meno la tessera del tifoso, abbiamo dovuto aspettare giovedì pomeriggio perché i "signori del vapore" si decidessero; con il rischio di vedere compromessa la trasferta in pullman e di fare figure meschine con le agenzie di viaggio. Mi chiedo: sono subentrati fatti nuovi che hanno cambiato la sicurezza della partita? Allora perché aspettare l’ulitmo istante a stabilire su un evento che è in programma dal giorno dell’uscita del calendario. Stessa cosa per la sicurezza dello stadio: è cambiato qualcosa, dal punto di vista statico, della sicurezza etc, rispetto ad agosto? Non credo. Quindi, se era agibile per tot persone all’inizio lo deve essere per l’intero campionato, sempre che non intervengano fatti nuovi. Perché non c’è solo il tifo, la partita e i colori amati, ci sono anche aspetti meno ludici come l’organizzazione dei pullman e i contratti da rispettare. Questo aspetto non è da sottovalutare perché investe una sfera privata, di rapporto commerciale, di eventuali soldi da versare a fronte di un servizio pattuito ma che è andato all’aria per queste manfrine. Lo trovo un aspetto gravissimo e lesivo. Poi dobbiamo metterci la mancanza di certezza, l’attesa, le file, restringendosi il tempo di acquisto etc etc. Fortunatamente tanta è la voglia di rivedere i nostri colori in campo che non ci sono stati problemi a riempire il nostro pullman, come credo gli altri club organizzatori e i ragazzi della curva, ma rimane il fatto del totale disinteresse, del menefreghismo che gli organi preposti hanno nei confronti dei cittadini, dei fruitori, di chi, con i giocatori, è il principale artefice dell’evento. Dovremmo farci sentire da chi gestisce queste cose perché sembra che alzino l'asticella ogni volta! Ma è dura inquadrare il/i responsabili con cui aprire un dialogo; come spesso succede è colpa di tutti e colpa di nessuno, in uno scaricabarile macchiettistico.
Il Coordinamento Club Livorno
