Menù Notizie

Taranto, parola di responsabile. Piergiuseppe Sapio, quando il talento va in gol

di La Giovane Italia
Fonte: La Giovane Italia (Edoardo Ferrio)
Il giovanissimo dirigente racconta le innumerevoli esperienze che già ha avuto, con uno sguardo deciso verso il futuro
Foto
© foto di Insidefoto/Image Sport

Nonostante la giovanissima età (classe 1991) per il suo ruolo, Piergiuseppe Sapio è ormai quasi un veterano dei settori giovanili italiani. Dopo gli inizi a Carosino, una lunga trafila che l'ha portato a Martina Franca, Bisceglie, Bari (qui come scout), Matera, Ascoli e, infine, da quest'anno a Taranto, sua città natale, dove vuole lasciare il segno creando un settore giovanile di alto livello. Sapio, si sta dedicando a tutto tondo al calcio e alle sue comunità (è anche vicesindaco e assessore allo sport di Carosino) e ha chiaro l'obiettivo: per riportare in alto il Taranto, bisogna che i giovani tarantini vestano e amino la maglia della loro città.

Direttore, cosa l'ha spinta a tornare a Taranto?
“Ci sono tante ragioni: è una società storica, con un bacino importante, ma purtroppo i ragazzi della nostra città non sono molto innamorati del calcio e della nostra maglia. Voglio creare qualcosa di unico con il nostro settore giovanile, riportando i tarantini a giocare a calcio e a desiderare la nostra maglia. L'obiettivo è creare qualcosa di importante”.

Ci sono già prospetti importanti nella vostra squadra?
“Non amo parlare dei singoli, penso siano fondamentali i gruppi e che da questi in tanti possano ambire al professionismo. Alcuni, penso a Polito e De Filippi per esempio, sono stati convocati in nazionale ma, come detto, non penso ci siano nomi che valgono più di altri. I ragazzi del Taranto possono tutti farceli”.

Come sei arrivato così giovane a iniziare a fare il responsabile di settore giovanile, senza nemmeno giocare in bassa categoria?
“Il calcio giocato non faceva per me, non sono mai stato molto bravo. Ho sempre avuto però la sensazione e l'idea che fare il responsabile sia il ruolo di maggiore responsabilità: bisogna formare i ragazzi, scegliere gli allenatori, creare un progetto tecnico. Mi sono subito appassionato e non ho mai voluto fare il salto alle prime squadre, ormai i settori giovanili sono la mia ragione di vita: vedere crescere ragazzi presi a 12-13 anni e portarli al professionismo è per me la cosa più bella”.

Quali sono gli aspetti che considerate di più nel vostro percorso di selezione dei ragazzi?
“Gli aspetti che consideriamo di più sono quello tecnico e quello scolastico. Abbiamo anche venti ragazzi in convitto, quindi dobbiamo crescerli sia dentro che fuori dal campo e la metodologia che usiamo è la stessa dall'under 15 alla Primavera: cerchiamo di creare un'identità e di dare dei principi da portare avanti”.

In un territorio come quello salentino, molto congestionato a livello di squadre, non dev'essere facile vincere sulla concorrenza e fare scouting.
“Noi organizziamo mensilmente dei raduni in cui valutiamo i giocatori, con una rete di scouting e di collaboratori che ci segnalano i ragazzi. Lavoriamo così e poi abbiamo qualche collaborazione importante, come il Napoli e il Real Casarea, che ci aiutano ad avere ragazzi da altri territori”.

Quanto speri di rimanere a Taranto?
“Alcune società in cui sono stato, come Martina e Matera, sono fallite altrimenti sarei rimasto. A Taranto ho firmato un biennale ma vedo che c'è voglia di fare bene: spero di rimanere a lungo e di creare un settore giovanile di alto livello, perché per avere dei risultati serve tempo”.

Hai un sogno nel cassetto?
“Il mio sogno lo costruiamo tutti i giorni, sul campo, con i ragazzi. L'obiettivo è vedere la maggior parte di loro approdare nel professionismo; è un sogno che si fa ogni giorno con gli staff tecnici fuori e i ragazzi in campo”.

Stai anche frequentando il corso da direttore sportivo a Coverciano. Ci stai pensando o è per formazione?
“Un giorno magari potrei pensarci e mi sta aprendo un mondo che non pensavo fosse così straordinario, sto imparando tantissimo. Coverciano forma i futuri dirigenti e direttori ed è straordinario quello che sto scoprendo con questo corso. Un giorno magari farò il direttore sportivo ma, per adesso, il mio unico pensiero sono i giovani”.

Altre notizie
Lunedì 6 Maggio 2024
00:56 I fatti del giorno Serie A, la classifica aggiornata: Milan e Juve restano a 5 punti, che balzo dell'Hellas Verona 00:53 I fatti del giorno Juve a un passo dalla Champions, Roma in apprensione per Dybala: all'Olimpico finisce 1-1 00:49 I fatti del giorno Milan, il rumore del silenzio nel 3-3 col Genoa. E il Grifone continua a stupire 00:45 I fatti del giorno Carattere e Noslin, tre punti pesanti per l'Hellas con la Fiorentina. Dubbi sul gol del 2-1 00:41 I fatti del giorno Un punto più utile al Frosinone che all'Empoli: la paura di perdere supera la voglia di vincere
00:38 I fatti del giorno Un pareggio che avvicina il Lecce alla salvezza. Il Cagliari deve ancora lottare 00:34 I fatti del giorno Festa promozione rinviata per il Como, Feralpisalò in Serie C: la 37a giornata di Serie B 00:30 Serie A TOP NEWS Ore 24 - Lautaro giura amore all'Inter, Allegri alimenta i dubbi sul suo futuro 00:26 Serie C Pescara, Brosco: "Possiamo dare fastidio a tutti, l'Adriatico sia una bolgia" 00:23 Serie A De Rossi soddisfatto: "48 ore fa eravamo stanchi morti, oggi una partita di cuore e gambe" 00:19 Serie B DS Feralpisalò: "Ci abbiamo provato fino all'ultimo, la squadra ha dato tutto" 00:17 Serie A Leao risponde ai fischi? Messaggio social: "C'è gente che non conosce il significato..." 00:15 Serie AVideo Retegui, Giroud, Ekuban... Milan-Genoa gara dei bomber (e dei fischi): gli highlights del 3-3 00:12 Serie A Condò: "Inter poco motivata, il Sassuolo molto. Altrimenti il ko del Mapei non si spiega" 00:08 Serie A Florenzi torna ad assaporare la gioia del gol: non segnava in Serie A da quasi 750 giorni 00:04 Serie B Reggiana, Nesta: "Nei minuti finali non esiste questa gestione dell'arbitro, così non va" 00:00 Accadde Oggi... 6 maggio 1956, Fiorentina campione d'Italia per la prima volta nella storia: basta l'1-1 di Trieste 00:00 A tu per tu …con Giocondo Martorelli 00:00 Editoriale Roma e Juve ci avete divertiti. Chiesa un sorriso per Spalletti. Svilar un muro. Inter che brutta figura. Pioli il compromesso giusto per il Napoli. Emozione Eriksson
Domenica 5 Maggio 2024
23:59 Serie A Bremer difensore goleador (di testa): nessun collega ha segnato di più in Europa dal 2019-2020 23:56 Serie B Venezia, Pohjanpalo: "Blindare il terzo posto era l'obiettivo primario, ora vedremo" 23:53 Serie A Allegri: "L'occasione di Abraham? Ho avuto paura anche guardando il replay..." 23:49 Serie B Videomessaggio di Zola: "Parma straordinario, complimenti. Tanti meriti a Pecchia" 23:45 Serie A Dov'è finito il corto muso? La Juve non pareggiava 4 gare consecutive in A dal 2012 23:44 Serie ALive TMW Juventus, Allegri: "Contento della prestazione di Vlahovic" 23:42 Serie A Roma, N'Dicka: "A Udine più paura che male, ora mi sento bene. Leverkusen? Tutto è possibile" 23:38 Serie A McKennie: "Non siamo contenti. Spero di rimanere, vogliamo tornare a vincere lo Scudetto" 23:34 Calcio estero Lo Sporting è campione di Portogallo! Benfica ko, la festa può cominciare 23:32 Serie ALive TMW Roma, De Rossi: "Mancato rosso a Weah errore pesante ma ci può stare" 23:30 Serie A Allegri: "Cosa farò l'anno prossimo? Non lo so, ormai solo a Livorno non me lo chiedono"