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Marco Imperiale, prima gioia per un talento cresciuto in fretta

di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro
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Serata di gala nel Girone B del campionato di Serie C, che ha visto andare in scena il big match della dodicesima giornata tra Piacenza e Padova, due piazze nobili che ambiscono al ritorno nel campionato cadetto. Allo stadio Garilli è finita in parità, con un 1-1 che ha visto scattare meglio dei blocchi gli emiliani, passati in vantaggio in avvio di gara, prima del pari veneto arrivato nelle prime battute della ripresa. Un punto a testa in una serata da ricordare per un giovane in forza al Piacenza, che nella notte di questo dodicesimo turno del campionato di Serie C ha messo a segno la sua prima rete da professionista.

Asse empolese - Per Marco Imperiale la partita di questa sera è destinata a rimanere scolpita nella memoria. Il classe ’99 nativo di Partinico, in provincia di Palermo, ha infatti timbrato per la prima volta il cartellino nella sua carriera da grande, giunta già alla quarta stagione a dispetto di una carta d’identità ancora giovanissima. Per il mancino di proprietà dell’Empoli, passato in prestito al Piacenza nel corso del mercato estivo, è arrivata una gioia non da poco, festeggiata davanti al proprio pubblico. Un gol da attaccante, segnato da un giocatore che si sta esaltando nel ruolo di quinto di sinistra del centrocampo disegnato da mister Franzini. Contro il Padova, Imperiale ha aperto le marcature con un taglio impeccabile a centro area, partendo dal lato debole per andare a mettere alle spalle del portiere un cross al bacio scoccato dal destro di Zappella, altro ex Empoli. Come detto, il Padova ha successivamente pareggiato i conti, dato di cronaca che però non sminuisce la soddisfazione personale di un ragazzo di belle speranze, che a Piacenza sembra aver trovato il trampolino di lancio definitivo per la sua giovane carriera. Quella di ieri sera è stata infatti la sua undicesima presenza stagionale, tutte giocate da titolare e con un rendimento di buon livello, a testimonianza delle doti che avevano convinto l’Empoli a scommettere su di lui, rilevandolo dal Catanzaro.

Grande in fretta - Imperiale è un mancino puro, in grado di giostrare sia da quarto di difesa che da quinto di centrocampo a tutta fascia. Piede preferito decisamente educato, utilizzato per andare al cross o e in alcuni casi anche per tentare la conclusione dalla distanza, il laterale siciliano sta facendo propri anche i movimenti prettamente difensivi, che rientrano in quel manuale di istruzioni di fondamentale importanza per chi è chiamato a sdoppiarsi nelle due fasi di gioco. Grande gamba, che gli permette di solcare la fascia con continuità per tutta la durata del match, Marco possiede una struttura ideale per il ruolo da lui ricoperto. Altezza nella media, appena sopra al metro e ottanta, massa muscolare proporzionata e ottima resistenza organica, preziosa per tenere alto il ritmo e la continuità di spinta per tutti i novanta minuti. Il profilo caratteriale rappresenta uno dei tratti più riconoscibili del ragazzo, che nel 2015 ha lasciato la sua Sicilia per tentare l’avventura col Catanzaro, che lo ha lanciato giovanissimo nel campionato di Serie C. Marco è quindi diventato grande in fretta, imparando dai consigli e ponendosi obiettivi ambiziosi, inseguiti senza mai accontentarsi. Contro il Padova è arrivata anche la gioia del primo gol da professionista. Un traguardo che per il classe ’99 rappresenta un punto di partenza, un ulteriore tassello col quale costruire un futuro… Imperiale.

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