L'ultima tappa di "LND racconta" infuoca l'entusiasmo di Catanzaro
Senza voler minimamente scomodare il dozzinale detto 'non c'è due senza tre', La Giovane Italia chiude il cerchio del format orchestrato in collaborazione con la Lega Nazionale Dilettanti nella suggestiva cornice calabrese, migrando considerevolmente a Sud dopo le due precedenti parentesi di Bologna e Trento.
Paolo Ghisoni, Stefania Renda e Federico Buffa ancora una volta protagonisti dell'ultima tappa siglata 'LND racconta', anche se a grande sorpresa ad aprire le danze è stato il presidente della Rappresentativa Saverio Mirarchi, che in maniera assolutamente estemporanea ha dato il via all'evento svoltosi nel centro federale della Lega Nazionale Dilettanti, coinvolgendo nei saluti e ringraziamenti iniziali anche il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.
Termina qui la cronaca minuto per minuto dell'evento, perché ciò che segue sarà un resoconto esclusivamente passionale di una serata la cui sola lettura non potrà neanche lontanamente descrivere la quantità di calore e pura emozione trasmessa come una scarica elettrica, smistata vicendevolmente tra i mattatori presenti sul palco e lo splendido pubblico in platea.
Grande fiammella per l'infervoramento dei presenti è stata quella accesa da tre eroi della stagione da record catanzarese, che ha portato le Aquile di mister Vincenzo Vivarini in Serie B: il direttore generale Diego Foresti, Tommaso Biasci e Pietro Iemmello. Esattamente come nelle serate bolognesi e trentine, il denominatore comune è stato la condivisione del pathos con qualche sana e sempre apprezzata sfumatura di ethos grazie a differenti tonalità di leggerezza dovute al solito quiz che ha visto contrapporsi i due compagni di squadra, affiancati dall'aiuto di qualche giovanissimo fortunato del pubblico.
Il ricordo freschissimo di uno straordinario traguardo appena ottenuto assume un gusto ancora più dolce se accompagnato dall'odissea che si è dovuta affrontare per giungere alla vittoria. Ed è qui che l'istituzione lascia il posto al singolo: Tommaso Biasci ricorda il ritorno dalle Universiadi ricco di speranze e prospettive per il futuro, ma seguito dalla cocente delusione di rimanere senza squadra prima che venisse rilanciato meritatamente dalla Lega Nazionale Dilettanti; Pietro Iemmello ricorda il tremendo e interminabile calvario dovuto a un edema osseo che ha frenato le sue ginocchia, ma non il suo entusiasmo di sconfiggere l'ennesimo avversario in carriera, come fece anni addietro uno dei più grandi di sempre, quel fuoriclasse di Gigi Riva che di infortuni lasciati alle spalle, oltre che di gol, ne sa qualcosa.
Proprio quando la sempre impeccabile responsabile degli eventi de La Giovane Italia, Stefania Renda, pronuncia il nome del Rombo di Tuono, l'avvocato non può che raccogliere la palla al balzo prodigandosi magistralmente in un assolo sensazionale sul fuoriclasse del Cagliari e della Nazionale.
E sul finale, per chiudere perfettamente il cerchio, non poteva che essere proprio un'edizione speciale di 2Federico Buffa racconta...le gesta del Grande Torino", ergendosi teatralmente in piedi poiché l'argomento trattato non merita altro che rispetto reverenziale. Proprio qui, dove sono tuttora più vivi che mai i racconti del grande numero 10 Valentino Mazzola e dei suoi storici compagni, il nostro editoriale termina. Perché ogni parola aggiuntiva sarebbe superflua; perché dove il punto conclude una frase, lo spazio bianco che ne segue è pronto ad accogliere altre storie che non ci stancheremo mai di divulgare.