Menù Notizie

L’ex LGI si racconta: parola all'ex Napoli Valerio Labriola, ora al Taranto

di La Giovane Italia
Fonte: La Giovane Italia (Andrea Manderioli)
L’importanza dell’aspetto mentale, ingrediente fondamentale nella carriera del centrocampista campano
Foto
© foto di TuttoSalernitana.com

Nuovo appuntamento con la rubrica “Ex LGI”: dopo avervi raccontato la storia e i trascorsi del terzino della Pergolettese Luca Villa (https://www.tuttomercatoweb.com/la-giovane-italia/l-ex-lgi-si-racconta-parola-a-luca-villa-tra-calcio-giocato-e-universita-la-mia-fortuna-si-chiama-pergolettese-1614221), spostiamo il nostro focus su un centrocampista moderno e affidabile come Valerio Labriola, classe 2001 nato ad Ercolano (NA), che oggi disegna le geometrie e costruisce trame di gioco in quel di Taranto.
IL PROFILO TECNICO-TATTICO
“Per caratteristiche mi ritengo un centrocampista offensivo, anche se nel corso degli anni ho vissuto un’evoluzione che mi ha visto sperimentare differenti modi di interpretare la posizione, pur rimanendo la zona centrale del campo il mio principale raggio d’azione: sono stato spostato più indietro, in veste mediano o play di centrocampo. Per forza di cose, ho dovuto sviluppare di più le caratteristiche difensive, rispetto a quelle offensive, che facevano già parte del mio bagaglio tecnico-tattico. I miei punti di forza sono la gestione della palla, la precisione nel passaggio e la velocità di pensiero”. A dirla tutta, tra le sue abilità vi è anche una certa dimestichezza nella gestione delle palle inattive, in particolare quella dei calci di punizione, che lo hanno visto spesso protagonista di autentiche prodezze. Ecco a chi si ispira: “Al momento, un calciatore che mi intriga particolarmente è senza dubbio Nicolò Barella. Per quelle che sono le mie caratteristiche, volendo far un paragone con un profilo del passato, mi rivedo in Wesley Sneijder”.
IL PERIODO DELLE GIOVANILI
Il percorso calcistico di Valerio inizia nella scuola calcio del padre, l’Atletico Soccer Ercolano, club dilettantistico del suo paese natale, per poi svilupparsi all’interno del settore giovanile del Napoli, nel quale ha fatto tutta la trafila fino alla Primavera. “All’età di 10 anni sono passato al Napoli. Da lì ho iniziato un cammino che mi ha visto crescere come uomo e come calciatore fino ad arrivare a raggiungere il traguardo della convocazione in prima squadra, anche in partite abbastanza importanti. Già nel periodo dell’Under 15 fui chiamato in Nazionale. Da quel momento nel Napoli feci tutta la trafila da sottoetà e da capitano con il 10 sulle spalle, una bella responsabilità, oltre che un onore. Fortunatamente le cose andavano bene, in tutte le stagioni sono riuscito a segnare tanto e ad andare in doppia cifra”.

Tra le tante persone importanti per la sua crescita ce n’è stata una in particolare che gli ha lasciato qualcosa di importante: “Del periodo dell’Under 15 ho un bellissimo ricordo di mister Mimmo Panico e di tutto il suo staff: mi ha segnato molto perché mi ha fatto fare uno step in più dal punto di vista della mentalità”. Le qualità del giocatore sono parse evidenti fin dalla giovane età, ma la tenacia e la voglia di mordere il campo sono aspetti che sono sbocciati a pieno nei momenti più bui, soprattutto quando la sfortuna volle, prima dell’inizio del primo ritiro con la Primavera azzurra, che subisse il primo grave infortunio della carriera, una rottura del legamento crociato, che lo allontanò dai campi per diversi mesi: “Ho passato sei mesi tra dottori e sale mediche ma fortunatamente ho avuto la forza mentale di resistere e superare anche questo ostacolo”.
L’ALBA DELLA CARRIERA
Lo scorso anno l’esordio tra i professionisti: “Il mio passaggio alla Fermana è forse stato un passo troppo affrettato, infatti non è durato a lungo”. La parentesi in terra marchigiana si è infatti interrotta dopo pochi mesi e lo ha visto totalizzare solamente due presenze nel campionato di Lega Pro: “Sono tornato in Primavera 2 a Napoli, dove ho terminato il mio percorso a livello giovanile, per poi sposare il progetto Taranto, dove per fortuna mi sto trovando davvero bene”. Oggi Labriola è il perno fondamentale e il cervello del centrocampo del Taranto: “Le sensazioni sono ottime. Siamo un gruppo abbastanza giovane e siamo guidati da un mister che ci sa fare un situazioni del genere. Qui l’ambiente è bello, il tifo è caldo e ti sostiene sempre, sia in campo che fuori. I miei obiettivi per quest’anno sono sicuramente quelli di giocare il più possibile e sfornare quanti più gol e assist possibile”. Ad oggi il calcio rappresenta tutto per lui che è ancora all’inizio della propria carriera da professionista: “Non ho altri pensieri, voglio concentrare tutte le mie energie per provare a costruire qualcosa di importante. Al futuro penserò più avanti”. Ai giovanissimi che si affacciano al difficile e affollato mondo del calcio, il messaggio che Labriola si sente di lanciare è il seguente: “Perseverate, non mollate di un centimetro e puntate dritti verso i vostri obiettivi. Lavorate tanto su voi stessi sia mentalmente che fisicamente”.

Altre notizie
Lunedì 6 Maggio 2024
00:56 I fatti del giorno Serie A, la classifica aggiornata: Milan e Juve restano a 5 punti, che balzo dell'Hellas Verona 00:53 I fatti del giorno Juve a un passo dalla Champions, Roma in apprensione per Dybala: all'Olimpico finisce 1-1 00:49 I fatti del giorno Milan, il rumore del silenzio nel 3-3 col Genoa. E il Grifone continua a stupire 00:45 I fatti del giorno Carattere e Noslin, tre punti pesanti per l'Hellas con la Fiorentina. Dubbi sul gol del 2-1 00:41 I fatti del giorno Un punto più utile al Frosinone che all'Empoli: la paura di perdere supera la voglia di vincere
00:38 I fatti del giorno Un pareggio che avvicina il Lecce alla salvezza. Il Cagliari deve ancora lottare 00:34 I fatti del giorno Festa promozione rinviata per il Como, Feralpisalò in Serie C: la 37a giornata di Serie B 00:30 Serie A TOP NEWS Ore 24 - Lautaro giura amore all'Inter, Allegri alimenta i dubbi sul suo futuro 00:26 Serie C Pescara, Brosco: "Possiamo dare fastidio a tutti, l'Adriatico sia una bolgia" 00:23 Serie A De Rossi soddisfatto: "48 ore fa eravamo stanchi morti, oggi una partita di cuore e gambe" 00:19 Serie B DS Feralpisalò: "Ci abbiamo provato fino all'ultimo, la squadra ha dato tutto" 00:17 Serie A Leao risponde ai fischi? Messaggio social: "C'è gente che non conosce il significato..." 00:15 Serie AVideo Retegui, Giroud, Ekuban... Milan-Genoa gara dei bomber (e dei fischi): gli highlights del 3-3 00:12 Serie A Condò: "Inter poco motivata, il Sassuolo molto. Altrimenti il ko del Mapei non si spiega" 00:08 Serie A Florenzi torna ad assaporare la gioia del gol: non segnava in Serie A da quasi 750 giorni 00:04 Serie B Reggiana, Nesta: "Nei minuti finali non esiste questa gestione dell'arbitro, così non va" 00:00 Accadde Oggi... 6 maggio 1956, Fiorentina campione d'Italia per la prima volta nella storia: basta l'1-1 di Trieste 00:00 A tu per tu …con Giocondo Martorelli 00:00 Editoriale Roma e Juve ci avete divertiti. Chiesa un sorriso per Spalletti. Svilar un muro. Inter che brutta figura. Pioli il compromesso giusto per il Napoli. Emozione Eriksson
Domenica 5 Maggio 2024
23:59 Serie A Bremer difensore goleador (di testa): nessun collega ha segnato di più in Europa dal 2019-2020 23:56 Serie B Venezia, Pohjanpalo: "Blindare il terzo posto era l'obiettivo primario, ora vedremo" 23:53 Serie A Allegri: "L'occasione di Abraham? Ho avuto paura anche guardando il replay..." 23:49 Serie B Videomessaggio di Zola: "Parma straordinario, complimenti. Tanti meriti a Pecchia" 23:45 Serie A Dov'è finito il corto muso? La Juve non pareggiava 4 gare consecutive in A dal 2012 23:44 Serie ALive TMW Juventus, Allegri: "Contento della prestazione di Vlahovic" 23:42 Serie A Roma, N'Dicka: "A Udine più paura che male, ora mi sento bene. Leverkusen? Tutto è possibile" 23:38 Serie A McKennie: "Non siamo contenti. Spero di rimanere, vogliamo tornare a vincere lo Scudetto" 23:34 Calcio estero Lo Sporting è campione di Portogallo! Benfica ko, la festa può cominciare 23:32 Serie ALive TMW Roma, De Rossi: "Mancato rosso a Weah errore pesante ma ci può stare" 23:30 Serie A Allegri: "Cosa farò l'anno prossimo? Non lo so, ormai solo a Livorno non me lo chiedono"