Gravina a Casini: “L'accusa di autoritarismo è rancore personale"

Gravina replica a Lorenzo Casini che aveva definito autoritaria la Federcalcio, parlando tra l'altro di arbitri. Ospite del Foglio Sportivo, il presidente della Figc ha risposto così al suo omologo della Lega Calcio: “Parlare di derive autoritarie mi ha colpito, quando si fa parte dell'associazionismo servono altre sfumature e sugli arbitri c'è bisogno di rispetto. Singolare il fatto che fino a qualche mese fa la Figc era considerata immobile, adesso ha approvato riforme all'unanimità ed è diventata autoritaria. Se si confonde l'attività con l'autoritarismo si fa confusione. Abbiamo una serie di norme, compresa la legge Melandri e la legge 91 del 1981: non confondiamo l'applicazione di principi democratici con la necessità di superare un muro". Gravina poi continua: "Anzitutto la litigiosità federazione-lega sarei attento a gestirla, io con moltissimi presidenti di Lega ho un ottimo rapporto. Se portiamo sul piano personale alcune forme di rancore di soggetti che pensano di continuare a gestire il mondo del calcio ci posso fare poco: ho un pessimo carattere"