Sembra l'Inter, ma è la Nazionale: Bastoni e Barella rimediano all'errore di Dimarco, 2-1 al 45'
Chiamatela pure Inter-Nazionale, e non solo per i quattro nerazzurri in campo nell'undici con cui l'Italia di Luciano Spalletti debutta ad Euro2024, sfidando l'Albania: Bastoni e Dimarco in difesa, Barella a legare il gioco dal centrocampo, Frattesi alle spalle di Scamacca. Fanno tutto i nerazzurri nella sfida del Signal-Iduna Park: errore di Federico Dimarco per il vantaggio albanese, pareggio di Basto e 2-1 di Bare. Si chiude così al 45', con una Nazionale convincente e meritatamente in vantaggio.
L'avvio è shock: erroraccio per Dimarco, Bajrami fa esultare l'Albania
Ventiquattro secondi e gli azzurri subiscono già il primo colpo a sorpresa. Federico Dimarco va in tilt sulla rimessa laterale, passandola inspiegabilmente all'indietro senza che ci siano compagni pronbti alla reazione: i difensori e Donnarumma non possono reagire, Bajrami recupera palla e porta in vantaggio l'Albania. Esplode un Westfalenstadion tinto dei colori dei rivali, che "doppiano" i tifosi dell'Italia: 40mila contro 20mila. Gli azzurri hanno un momento di crisi, nel quale rischiano il bis in contropiede sulle folate di Broja e Asani, poi raddrizzano subito il tiro. La Nazionale inizia a dominare e raddrizza una sfida che poteva mettersi molto male.
B&B, Bastoni e Barella raddrizzano la sfida: è 2-1 al riposo
Bastano dieci minuti all'Italia per rimettersi definitivamente in carreggiata, con lo stacco di Alessandro Bastoni sul cross di Pellegrini: è 1-1 all'11'. Ne passano altri cinque per la seconda rete, ancora tinta di nerazzurro: Nicolò Barella prende la mira e calcia alle spalle di Strakosha con un perfetto tiro ad effetto dal limite. L'uno-due annichilisce l'Albania, che dal 16' in poi non si rende mai pericolosa: Frattesi colpisce un palo, Chiesa domina sulla destra (rischiando un infortunio), Scamacca e Pellegrini sfiora due volte il tris. Grande Italia, nella scioltezza e nella proposta di gioco. Il vantaggio a metà gara è assolutamente meritato e tinto coi colori dell'Inter.