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Lautaro e un 2+2 affrettato. Ma il tempo stringe, se è da Barça deve dimostrarlo con l'Inter

di Simone Bernabei
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Girarci intorno è abbastanza inutile. La prestazione di Lautaro Martinez contro il Napoli in Coppa Italia non ha soddisfatto proprio nessuno: dall'Inter all'altra metà della LuLa, così come tifosi, Antonio Conte e probabilmente neppure il Barcellona. Una prestazione che su TMW abbiamo definito "invisibile" proprio per sottolineare l'inconsistenza e la pressoché nulla integrazione nel gioco nerazzurro. Strano, visti i precedenti della stagione ancora in corso in cui il Toro aveva incantato e sorpreso per crescita, senso del gol e amalgama con Lukaku. Tanto che appunto il Barcellona ha pensato a lui come attaccante del presente e del futuro (come dopo Suarez, eredità mica da poco).

Non ancora Toro seduto - Logico che in momenti così una prova del genere faccia notizia. Il campionato non è ancora ripreso e il mercato, volente o nolente, continuerà a farla da padrona anche nelle prossime settimane. Impossibile, in fondo, non parlare di trattative e trasferimenti quando l'estate inizia a fare capolino. E così, con un forse troppo affrettato 2+2, la debacle partenopea di Lautaro Martinez è stata immediatamente collegata all'interesse pesante, ingombrante, deviante, del Barcellona. L'ammissione di gradimento dei blaugrana farebbe sognare chiunque, figuriamoci se sei argentino e il tuo sponsor principale si chiama Leo Messi. Ma come detto, in questo caso 2+2 potrebbe non fare 4: sull'invisibilità di Lautaro contro il Napoli potrebbero infatti incidere chissà quanti altri fattori. Non ultimo quello della condizione fisica. Per qualcuno ripartire a bomba dopo 3 mesi di stop non sarà un problema, magari per il Toro sì. Il tempo e si spera Conte daranno una risposta a questo interrogativo, nel frattempo giusto prendere certe considerazioni col beneficio del dubbio. Anche perché 72 minuti di Coppa Italia, in uno stadio deserto, non possono dare certezze né in un senso né nell'altro. Insomma per farla breve, parlare oggi di un flop dell'argentino per "colpa" del Barcellona appare del tutto prematuro.

Sanchez incalza. E non è detto che sia un male - Quel che di certo resta è il dato di fatto: Lautaro Martinez è stato il peggiore in campo mentre colui che lo ha sostituito è stato fra i migliori, se si considera la scossa e l'apporto in termini di energia e pericolosità dato alla squadra. In pochi si aspettavano un Alexis Sanchez tirato così a lucido. Chi ci sperava è sicuramente Antonio Conte, che per il finale di stagione iperconcentrato avrà a disposizione un'arma in più. Magari a cominciare già dalla gara con la Sampdoria: al netto dell'espulsione, quella contro i blucerchiati dell'andata fu la miglior prestazione nerazzurra del Nino Maravilla. E già dalla sfida in programma il 21 giugno potrebbe esserci l'avvicendamento fra i due sudamericani al fianco di Lukaku. Conte ci sta pensando, anche se mancando una settimana la decisione non è stata evidentemente ancora presa. Ma già il fatto che Sanchez abbia fatto venire il dubbio nella testa dell'ex ct potrà dare una spinta motivazionale in più proprio a Lautaro. Uno che nei prossimi due mesi, oltre che aiutare l'Inter a centrare gli obiettivi, dovrà anche dimostrare di essere davvero quell'erede designato di Luis Suarez che il Barcellona pensa di aver individuato.

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Venerdì 3 Maggio 2024
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