La prima volta di Tuchel: "Il Bayern è il Bayern, è bastata una telefonata". Real beffato
"Non è stata una reazione emotiva". Oliver Kahn, ex portiere e oggi CEO del Bayern Monaco, presenta così la clamorosa scelta di esonerare Julian Nagelsmann: "C'è stata una notte, anche due, in cui non ho dormito bene - ha dichiarato Kahn -Nagelsmann per due anni, è un ottimo allenatore e ci siamo sempre trovati bene a livello personale. Abbiamo lavorato bene insieme. Di 10 partite in Bundesliga però ne abbiamo vinte 5, pareggiate 3 e perse 2. Non è questa la nostra aspirazione". Spiegazioni molto simili a quelle di Hasan Salihamidzic, direttore sportivo dei tedeschi: "Dopo la gara col Bayer ci siamo seduti ad analizzare il nostro percorso e abbiamo capito che non era giusto andare avanti con Nagelsmann - ha spiegato - il calcio è onesto: se c'è un calo, bisogna che tu reagisca".
Ecco Tuchel. Quello appena concluso, del resto, è stato il giorno di Thomas Tuchel, nuovo allenatore del Bayern. Sottratto a una folta concorrenza, che comprendeva anche il Real Madrid: "Anche se lavori all'estero per un po', diventi ancora più consapevole dell'importanza del Bayern. Il DNA di questo club è intrinsecamente legato alla vittoria. La squadra che avrò a disposizione è una delle più talentuose e più forti d'Europa. La dimensione di questa sfida è stata il fattore decisivo che mi ha portato qui, poi mi sono anche avvicinato alla famiglia. Pensavo che avrei continuato ad allenare all'estero, poi martedì sono stato chiamato ed è stato tutto molto rapido. Prima non c'erano mai stati contatti".