Genoa: Vitinha e i suoi fratelli
La svolta, se così la vogliamo definire, sta tutta nelle voci che si rincorrono ormai da oltre 24 ore: Vitinha dovrebbe rinnovare con il Genoa che propone una formula per poterselo aggiudicare in maniera definitiva. Non facciamo come al solito filosofia, attenderemo di leggere le carte ufficiali.
Vitinha vuol dire cambio di prospettive e nuovo posizionamento del Grifone a livello nazionale e internazionale. I rapporti con l’OM sono consolidati e dimostrano come i Marsigliesi trovino buon feeling con la dirigenza rossoblù per concludere affari. I transalpini sono una realtà consolidata a livello nazionale ed europeo. Avere questo canale con il Genoa denota la credibilità del Grifone.
Alzare l’asticella con Vitinha vuol dire dimostrare che anche giocatori di livello assoluto possono scegliere Genova quale tappa della loro carriera.
Certo la definiamo tappa, non ci spingiamo oltre, perché bisogna essere obiettivi e al momento il Genoa, ricreatosi una sua nuova verginità a livello internazionale, diventa trampolino verso nuovi orizzonti. Gilardino e il suo progetto hanno dimostrato che qui i giocatori crescono, trovano un buon ambiente, si lanciano verso un futuro roseo.
Certo al momento la sessione di mercato prevede un pareggio che necessiterà qualche uscita eccellente, ma il parco giocatori ancora a libro paga ma non facenti parte del progetto è ancora cospicuo. Questo vuol dire possibilità di diminuire e/o rimodulare il monte ingaggi e riuscire a racimolare qualche milioncino dalla loro cessione.
E poi balla sempre e ancora Spence, una freccia che potrebbe consacrarsi la prossima stagione.
Nell’aria, l’unica nota stonata sembra la partenza di Sbravati. Quella sarà dura da digerire. Ma il settore giovanile rossoblù riveste comunque un punto cruciale del progetto dei 777 partners. Sarà da capire come evolverà quella situazione.