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RI-CONFERENCE, MA IL SOGNO EUROPEO CE LO DEVE REGALARE ATENE

di Sonia Anichini
per Firenzeviola.it

Credevo che la sceneggiatura fosse diversa, che la serata in onore di Ranieri (Claudio) portasse con se un risultato positivo per il Cagliari da mettere come ciliegina sulla torta dei saluti al loro Mister ma noi, birichini, abbiamo rotto le uova nel paniere di questa ultima partita di Ranieri sulla panchina cagliaritana. Ma quanto durano le partite di calcio? Ormai non si può più parlare di novanta minuti perché credo che nessun incontro da tempo finisca al canonico novantesimo e anche ieri siamo arrivati oltre i cento minuti e menomale, aggiungo, perché in extremis la Fiorentina si è procurata il rigore che le ha concesso di vincere la gara per 2-3. Penso che il pareggio forse sarebbe stato più giusto, che in fondo tutti se lo aspettassero come degna chiusura di stagione, ma questi tre punti danno alla Viola la sicurezza di giocare anche il prossimo anno la Conference League.

Purtroppo sono fra coloro che non fanno salti di gioia all’idea di questa ennesima avventura in Conference, non vorrei parere incontentabile e so quale sia la realtà attuale della nostra società e quello che possiamo permetterci, e mi auguro pertanto con tutto il cuore che Italiano e i suoi ragazzi facciano l’impresa ad Atene per portarci un trofeo e l’Europa League. Vorrei salire questo benedetto gradino per fare finalmente un “saltino” di qualità che costringa, spero, la nostra dirigenza a rinforzare la rosa perché, al rompete le righe, ci saranno tante partenze (alcune più che auspicate) e ridipingere un nuovo gruppo, con un nuovo tecnico, sarà la cartina di tornasole di quello che ci aspetta in futuro.

Quello più prossimo intanto è quello della finale europea di mercoledì e voglio pensare che ieri a Cagliari si sia fatta un po’ di strategia, si sia voluto confondere i nostri avversari greci, perché non mi è parsa una gara eccezionale, si sono visti i soliti problemi e i soliti errori e Terracciano, specialmente nella prima mezzora, ha dovuto fare interventi importanti. Per fortuna è poi arrivato il gol di Bonaventura e il secondo tempo ci ha regalato il gol del pareggio di Deiola, quello del momentaneo vantaggio rossoblù con Mutandwa (solo l’idea di aver preso gol da un ragazzo con questo nome ha procurato qualche ilarità sui social!), il pareggio già in chiusura di gara di Nico ma, poiché si gioca all’infinito, c’è stato lo spazio sufficiente per trovare il gol su penalty che Arthur ha insaccato per il definitivo vantaggio viola.

Avremo sciupato la festa degli isolani, sorry, ma noi preferiamo la nostra di festa e ci abbracciamo al Mister e ai calciatori per il risultato ottenuto. Alla fine faremo davvero un ringraziamento al nostro allenatore, a questo signore che con una rosa non certo forte, né competitiva, con ruoli determinanti coperti male, ha portato la Fiorentina per il terzo anno in Conference. Non so cosa stiano pensando i suoi denigratori, ma l’onestà intellettuale vuole che gli siano riconosciuti i suoi meriti, che sono tanti.

Come sono stati tanti quelli di Mister Ranieri col quale la nostra squadra (che squadra all’epoca!) ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa e per questo resterà sempre nei nostri cuori. Ha fatto tanto nella sua carriera, ha fatto un miracolo vincendo lo scudetto in Inghilterra col Leicester, e vederlo osannato è il giusto tributo alla sua carriera e devo dire che mi sono realmente commossa sia all’inizio che alla fine del match.

Prima del fischio d’inizio c’è stato un bellissimo abbraccio fra Italiano e Ranieri e il telecronista ha riferito uno scambio di saluti fra i due e l’augurio del tecnico cagliaritano per la finale di Atene. Speriamo che ci sia stato un passaggio di “fortuna” fra colui che ci ha regalato ben due trofei consecutivi e colui che, anche se lascerà Firenze, speriamo possa rinpinguare la nostra striminzita bacheca.

La Signora in viola


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Domenica 16 Giugno 2024