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Olanda-Austria 2-0, le pagelle: Dumfries ancora una volta il migliore, Alaba vive una notte da incubo

di Gaetano Mocciaro
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

OLANDA (pagelle a cura di Gaetano Mocciaro)
Stekelenburg 6 - Praticamente inoperoso.
Dumfries 7.5 - Una forza della natura. Ara la fascia destra e gli austriaci non riescono mai a prenderlo. Quando ci riescono, come nel caso di Alaba, lo stendono e procurano un rigore. Finalizza anche uno splendido contropiede diventando sorprendente capocannoniere di Euro 2020.
De Vrij 6.5 - Si intende perfettamente con i compagni di reparto, soffre poco, è sempre puntuale nelle chiusure.
De Ligt 7 - Torna dopo l'infortunio e con lui in campo è tutta un'altra musica. Le prende tutte, immolandosi o anticipando l'avversario. Regala a Stekelenburg una serata da spettatore non pagante.
Blind 6.5 - Imposta, chiude, dà una mano a centrocampo. Difensore di grande duttilità ed esperienza. Prezioso anche questa sera. (Dal 64' Aké 6 - Ordinaria amministrazione).
Van Aanholt 6 - Qualche buon affondo sulla sinistra. Dalla sua parte non si rischia. (dal 65' Wijndal 6 - Si inserisce bene in una partita già in discesa).
De Roon 6 - Fa il cosiddetto lavoro oscuro, circumnavigando la mediana, pressando e cercando di recuperare palloni. Meno lucido in fase d'impostazione. (Dal 74' Gravenberch sv).
Wijnaldum 6.5 - Come De Roon tanta corsa e molta sostanza. Qualche buona verticalizzazione.
Frenkie de Jong 6.5 - Prova di livello. Gioca a testa alta, contrasta e ribalta l'azione.
Weghorst 5.5 - Generoso, pure troppo. E infatti spreca un gol fatto decidendo di servire un assist (poi sprecato) a Depay. In una partita contro un avversario inferiore non riesce a graffiare troppo. (Dal 64' Malen 6.5 - Entra e tempo tre minuti confeziona l'assist per il 2-0 con uno splendido contropiede. Ha anche l'occasione per segnare).
Depay 7 - A corrente alternata, ma quando si accende non ce n'è per nessuno. Segna il rigore che sblocca la partita e innesca l'azione del 2-0 con una verticalizzazione perfetta per Malen. Basta e avanza. (Dall'82' Luuk de Jong sv).
Allenatore Frank de Boer 7 - Sarà pure contestato in patria, ma contro l'Austria non sbaglia nulla: difesa solida e affiatata, due esterni che sono pericoli costanti, un centrocampo che sa filtrare e ribaltare la manovra e due attaccanti che si completano. Capisce quando è il momento di colpire in contropiede e la mossa Malen nella ripresa è azzeccata. L'Olanda è prima con un turno d'anticipo ed è giusto riconoscergli i meriti.

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AUSTRIA (pagelle a cura di Giorgia Baldinacci)
Bachmann 6 – Nulla può sul rigore calciato da Depay né tantomeno sul raddoppio di Dumfries che si presenta tutto solo davanti a lui. Grandi meriti, invece, sul colpo di testa di De Vrij negando al difensore nerazzurro la gioia del gol.
Lainer 5.5 – Poco propositivo in avanti, si preoccupa soprattutto di contrastare le folate di Van Aanholt. Una prestazione troppo rinunciataria la sua che non porta i risultati sperati.
Dragovic 5.5 – Fa a sportellate con chiunque capiti dalle sue parti mettendo la sua esperienza al servizio della squadra. Soffre le accelerazioni dell’Olanda che lo mettono in difficoltà, ma riesce a cavarsela senza andare troppo in affanno. (Dal 84’ Lienhart sv)
Hinteregger 5.5 – Ha il compito di marcare Weghorst dando vita a un duello tutto fisico nel quale non sfigura. Attento e arcigno quando serve, prova anche a farsi vedere in avanti sfruttando la propria fisicità senza però trovare il guizzo vincente. Sul raddoppio olandese, però, è lui a tenere in gioco Malen, un errore che pesa sulla prestazione.
Ulmer 6 – Il migliore dei suoi. Soprattutto nel primo tempo si fa sempre trovare pronto quando c’è da spingere mettendo in area avversaria un paio di cross interessanti che i compagni non sfruttano mettendosi in evidenza anche in fase difensiva quando respinge il destro a colpo sicuro di Wijnaldum quasi sulla linea di porta.
Baumgartner 5.5 – Una chance nel primo tempo, ma nulla di più nella sua partita vissuta senza grandi acuti fino al minuto 70 quando Foda lo richiama per cercare di dare una scossa ai suoi. (Dal 70’ Lazaro 5.5 – Un paio di accelerazioni interessanti e poco più, non abbastanza per chi avrebbe dovuto garantire il cambio di passo necessario per riaprire il match)
Schlager 5.5 – Partita di sacrificio la sua, passata a cercare di contrastare i palleggiatori olandesi. Non molla un centimetro pressando chiunque ronzi intorno alla sua zona di competenza dimostrando un notevole attaccamento alla causa. (Dal 84’ Onisiwo sv.)
Laimer 5.5 – Il centrocampo dell’Olanda è composto da giocatori in grado di mettere in mezzo qualsiasi avversario e lui non fa eccezione passando la serata a correre dietro ai giocatori orange senza mai trovare il bandolo della matassa. (Dal 62’ Grillitsch 5.5 – Muscoli e fosforo in mediana, ma il suo apporto sulla partita non consente ai suoi di raddrizzare il match)
Alaba 5 – Quello che porta al rigore è un errore che, da un giocatore del suo calibro, non ci si aspetta; il suo intervento in ritardo su Dumfries è netto e causa il vantaggio olandese. Spaesato e spesso fuori posizione, una serata da dimenticare per lui.
Sabitzer 5.5 - Un po’ trequartista, un po’ seconda punta, il ruolo disegnato per lui da Foda non gli permette di trovare la posizione migliore che lo metta in condizione di rendersi pericoloso dalle parti di Stekelenburg galleggiando tra centrocampo e attacco con scarsi risultati.
Gregoritsch 5 – Decisivo contro la Macedonia del Nord, mai pericoloso dalle parti di Stekelenburg stasera. Una partita vissuta da comparsa per l’attaccante, mai nel vivo del gioco dei suoi. (Dal 52’ Kalajdzic 5.5 – entra per dare peso al reparto offensivo, ma i palloni giocabili dalle sue parti sono prossimi allo zero)
All.Foda 5.5 – Alaba schierato in difesa e Sabitzer a metà tra trequartista e seconda punta sono scelte che non convincono del tutto. Troppo rinunciataria la sua Austria che di fronte all’Olanda dimostra di non essere matura per giocarsi il passaggio del turno alla pari con gli Orange.

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