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Su Piatek il Milan accontenta il Genoa, ma su Higuain la colpa è anche di Gattuso. Juventus vicina a De Ligt! Non c’è l’offerta che il Napoli vuole per Allan. E il Barcellona adesso compra Doumbia?

di Tancredi Palmeri
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E’ andata come doveva andare. Esattamente 14 giorni fa vi avvisavamo che il triangolo Higuain-Morata-Piatek era impigliato intorno alla policy del Chelsea del non fare contratti pluriennali agli ultratrentenni, e che se Higuain si fosse incaponito su quell’aspetto, allora sarebbe saltato tutto. E infatti ha dovuto a cedere a un prestito con diritto di riscatto in caso di raggiungimento di alcuni traguardi (si parla di 20 gol totali tra tutte le competizioni).
Poi 7 giorni fa vi avevamo dato le cifre precise che ancora ballavano intorno al triangolo, mostrando come le chiavi di tre leghe europee fossero in mano a Preziosi, che non avrebbe mai lasciato partire Piatek con la formula del diritto di riscatto come si vociferava invece in quei giorni, e a cui non interessava minimamente avere un Bertolacci come contropartita. Ed è andata come doveva andare: 35 milioni secchi + 5 di bonus, e addirittura Preziosi ha ottenuto in sede negoziale anche il pagamento secco (del resto, era il Milan ad essere in condizione di necessità).
Dunque su Piatek il Milan ha dovuto accontentare il Genoa in tutto e per tutto (anche perché il prezzo è alto ma non altissimo, facilmente Preziosi avrebbe trovato un West Ham pronto a scucire in estate). E anche il Milan non si può lamentare, perché Piatek viene pagato con quello che era stato già stanziato per pagare Higuain a fine anno, e anzi vengono nel totale risparmiati una quindicina di milioni tra quello che si spende per il polacco, e quello che si sarebbe dovuto ancora spendere per Higuain (solo quest’anno!).
Ma se - vista la spirale in cui si era attorcigliato Higuain - ha sicuramente senso aver venduto il Pipita per fare posto al Pistolero, non bisogna però dimenticare di guardare a quella che gli inglesi chiamano ‘The Big Picture’, il quadro generale: il Milan in 6 mesi ha bruciato uno dei tre giocatori più decisivi del campionato italiano, il secondo più pagato, che vista la sua volubilità è sicuramente responsabile del suo pessimo rendimento.
Ma non il solo responsabile. In questi giorni sta passando sulla graticola Leonardo per averlo scelto, ma a fine agosto tutti gli osservatori nessuno escluso avevano fatto i complimenti al Milan per le operazioni portate a termine.

E allora oltre a Higuain stesso, forse la responsabilità del pessimo rendimento del Pipita è di Gattuso, a cui è impossibile volere male e le cui interviste sono sempre un trattato di onestà intellettuale, ma fino a prova contraria è il responsabile del rendimento della squadra, soprattutto della resa tecnica, al di là delle fortune o delle sfortune contingenti. Tranne le fiammate di Suso, mai la squadra ha messo Higuain nelle condizioni di esprimersi, costantemente per 6 mesi, e allora forse salutare Higuain con delle pernacchie non aiuta a comprendere la situazione tecnica attuale al Milan.

Per comprendere cosa c’è invece su Allan, c’è un viaggio a Parigi di mezzo per De Laurentiis. Che sotto gli 80 milioni non lascia andare il brasiliano. Ma i parigini a quella cifra non arriverebbero, anzi nemmeno ci si avvicinano per ora (proposta sui 50), e insomma l’offerta che vuole il Napoli e di cui si parla tanto per ora non c’è minimamente. Con buona pace dell’immediato sostituto Barella, per il quale l’Inter rimane sempre la favorita.

La Juventus come sempre trama nell’ombra del mercato: niente riflettori, grandi contatti nel dietro le quinte, e in questa maniera Paratici si è portato incredibilmente avanti per De Ligt. Il Barcellona solo due mesi fa era nettamente in vantaggio, ma come al solito quel disastro che è la Junta Directiva blaugrana ci ha messo lo zampino, perdendo tempo e credibilità. Il risultato è che nonostante il giocatore preferisca il Barcellona, adesso però la serietà della Juve sta avendo il sopravvento. Il Barcellona aveva quasi perso De Jong in favore del PSG, ha dovuto rilanciare forte per recuperare e la situazione rimane intricata, ma adesso può perdere anche De Ligt.

A proposito di Barcellona. L’acquisto di Boateng ha del surreale. Sentite qua: gli osservatori del Barça erano andati a seguire il Sassuolo per produrre una relazione su De Zerbi, e però erano tornati con buone impressioni su Boateng.
Poi a gennaio Il Barcellona cercava un sostituto per Suarez, e dopo aver scartato altri profili, hanno preso Boateng (che ha 32 anni, e… sostituto di Suarez?!). Anche perché il Sassuolo doveva saldare ancora Marlon, e allora hanno fatto tutto un conto.
Gli ultimi tre acquisti in ordine cronologico del Barcellona sono stati:
- uno scarto della Juventus 2015 (Vidal)
- uno scarto dell’Inter 2017 (Murillo)
- uno scarto del Milan 2013 (Boateng)
A questo punto, non ci stupiremmo se il prossimo asso dei blaugrana fosse l’ex Roma Doumbia.

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